Gli amichetti di Raimo lo trattano da eroe e boicottano il Salone del libro: uno di loro strappa su Fb l’invito
Uno fotografa l’invito al salone di Torino stracciato. Lo fa Lo Sgargabonzi, i cui capolavori ancora non ci sono noti. E un altro, Giuseppe Genna, gli esprime solidarietà fraterna. Poi c’è Francesca Mannocchi, che si dichiara incompatibile col Salone che ospita libri fascisti. Gianluca Liguori, scrittore precario, che sostiene che Raimo è un grande intellettuale. Intanto l’artefice della moderna crociata contro i libri fascisti, lo stesso Christian Raimo, scrive che lui al Salone ci sarà: “Io andrò al Salone del libro di Torino, non più da consulente, ma ancora da autore, lettore e cittadino. Il programma che Nicola Lagioia e il comitato editoriale ha messo su per quest’anno (anche io ho dato una piccola mano) è straordinario, anche da un punto di vista della qualità del dibattito intorno alla politica e alla democrazia. Ma ci andrò soprattutto per parlare, discutere, anche contestare, e ascoltare. Ogni anno che sono andato al Salone sono tornato un po’ più ricco, quest’anno sono convinto che accadrà ancora di più, forse perché è ancora più evidente che i luoghi della cultura devono essere presidi contro il fascismo…”.