Giallo ad Amatrice, voto irregolare. Palombini non molla: «La partita non è chiusa»
Elezioni comunali con giallo ad Amatrice. Il voto amministrativo, nel pomeriggio di lunedì, aveva incoronato vincitore Antonio Fontanella che sembrava aver sconfitto per diciotto voti il sindaco uscente Filippo Palombini a capo della lista civica “Per Amatrice e le sue frazioni”. Ma non è così. I conti non tornano. Ne dà conto il sito www.lospeciale.it. In una sezione sono spuntate più schede rispetto al numero dei votanti. Non solo, Palombini in una nota ha fatto chiaramente intendere che la partita resta aperta. “Le elezioni ad Amatrice – leggiamo sul sito www.lospeciale.it – non sono affatto chiuse. Sia il Viminale che la magistratura sono al corrente di gravissime anomalie e irregolarità registrate durante lo spoglio e la verbalizzazione delle schede, in particolare nel seggio numero 2 dove sono risultate più schiede votate rispetto al numero dei votanti”. Se tali irregolarità saranno accertate è molto probabile che il voto possa essere invalidato. Si potrebbe riotrnare al voto? Fontanella e i suoi insomma potrebbero aver cantato vittoria troppo presto? Il sindaco uscente Palombini -intervistato sul sito on line – dà le sue spiegazioni e racconta cosa è avvenuto.
Più schede che votanti
“La vicenda è ora affidata al giudizio delle autorità competenti, la magistratura su tutte. Io mi limito a constatare che in due sezioni la nostra lista era in testa e guarda caso perde proprio in quella in cui vengono scoperte irregolarità, con un numero di schede votate maggiori rispetto ai votanti effettivi. Sarà un caso? Non lo so, chi di dovere dovrà accertarlo. Io ovviamente andrò fino in fondo a questa storia e voglio conoscere la verità”.
Un atto doveroso, spiega Palombini: “La nostra lista ha proposto un cambiamento basato in primo luogo sulla trasparenza. Ora questa richiesta di trasparenza ci spinge ad andare avanti, a ricorrere contro questo esito elettorale macchiato da irregolarità procedurali e anomalie. Ricorreremo in tutte le sedi e non molleremo fino a quando non sapremo la verità. Anche perché nutriamo forti dubbi sull’imparzialità di alcuni membri di quel seggio, l’unico dove siamo sconfitti”. Un caso che giunge dopo una campagna elettorale particolarmente “avvelenata”.
Campagna elettorale avvelenata
“Si è cercato di spostare l’attenzione dai temi concreti sulle persone. La nostra lista ha cercato di parlare unicamente di contenuti, proponendo la nostra idea di amministrazione trasparente, chiamata a ricostruire il Paese con il contributo e la partecipazione di tutte le forze sane di Amatrice. Dall’altra parte la vecchia politica si è ricompattata contro di noi, nemici storici si sono coalizzati per impedire il rinnovamento e anziché parlare di temi hanno attaccato le persone”. Naturale, dunque, che intenda giocare questa partita fino in fondo. “Credo nella legalità e nella giustizia e sono convinto che la verità verrà fuori. Noi ripeto la cercheremo a tutti i costi e non ci fermeremo davanti a niente e nessuno. Non riusciranno a fermare il cambiamento”.