Furbetti del cartellino ancora in azione in Toscana: 56 indagati, 17 già licenziati
Ancora i furbetti del cartellino in azione. Sono stati notificati 56 avvisi di conclusione delle indagini preliminari, emessi dalla Procura della Repubblica di Massa, nei confronti di altrettanti dipendenti pubblici della Provincia di Massa Carrara e della Regione Toscana nei confronti dei quali sono stati contestati i reati di truffa aggravata in danno di ente pubblico e false attestazioni nelle timbrature o nella autocertificazioni attestanti ingressi e uscite dal posto di lavoro. Ad alcuni dipendenti pubblici è stato contestato anche il reato di peculato. In questa fase dell’indagine, eseguita dai carabinieri di Massa Carrara, ora anche i dipendenti che non erano stati colpiti da misura cautelare nel settembre scorso sono venuti a conoscenza delle accuse mosse nei loro confronti dal sostituto procuratore Roberta Moramarco. Il 6 settembre scorso 29 dipendenti di entrambe le amministrazioni pubbliche sono stati colpiti da un ordinanza di custodia Cautelare e che ad oggi 17 di loro sono stati licenziati. L’analisi di tutto il materiale acquisito fino ad ora, nel contesto dell’attività di polizia giudiziaria, ha fatto emergere ulteriori riscontri e, nel frattempo, anche un dirigente delle Provincia di Massa Carrara, incaricato di decidere circa i provvedimenti disciplinari da applicare, è stato indagato per favoreggiamento personale e abuso d’ufficio.