Funzionaria Ue si candida col Pd alle europee e non viene eletta: tempi duri per i troppo furbi…
Una piccola grande anomalia si sarebbe verificata tra i candidati alle elezioni europee del Partito Democratico: vediamola nei dettagli…
La Rappresentante in Italia dell’esecutivo comunitario si candida col Pd e non viene eletta
Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza della Commissione Europea a Roma, cioè Rappresentante in Italia dell’esecutivo comunitario e in particolare del Presidente Juncker, è stata candidata e non eletta per il PD alle elezioni europee. Già questa scelta era sembrata inopportuna per varie ragioni: in primis il venir meno della terzietà come funzionario di carriera delle istituzioni comunitarie, e subito dopo l’aver destato il sospetto che tutte le spese fatte negli ultimi anni per promuovere la Commissione europea fossero in realtà una campagna elettorale occulta. Come da regolamento, per candidarsi ha preso un’aspettativa dalle funzioni di Capo della Rappresentanza un mese prima delle elezioni. L’incarico di Capo della Rappresentanza di Roma di Covassi scade peraltro il 31 agosto di quest’anno e non è stato riconfermato dalla Commissione. Il suo lavoro a Roma non è stato gradito, Covassi non ha comunque avuto il rinnovo della carica. Forse anche per questo si è candidata, anche se c’è chi pensa he il posto n. 6 in lista per il PD nella circoscrizione centro possa essere stato negoziato ben prima della notizia della rimozione.
Dovrebbe tornare a capo dell’ufficio della Commissione: ma solo per 3 mesi
Quello che si rileva stamane è che la Covassi starebbe rientrando nel suo ufficio di via IV Novembre, di nuovo a capo dell’ufficio della Commissione, seppure solo per 3 mesi, dopo la bocciatura elettorale nel Partito Democratico. Cioè a presiedere l’Ufficio di Rappresentanza della Commissione Europea di Roma: una carica che richiederebbe una dote di terzietà…