Fratelli d’Italia: in Toscana “sprofondo rosso” per i conti della sanità, commissariamento subito
Fratelli d’Italia all’attacco: “Avevamo ragione a chiedere la sfiducia del presidente Enrico Rossi a causa dell’emergenza della Sanità toscana, visto che ora interviene anche il Governo nazionale con il premier Conte a certificare una sanità con conti da sprofondo rosso. Per salvaguardare le eccellenze mediche e soprattutto i servizi ai cittadini è bene che il commissario intervenga il prima possibile. Dato che il Pd non ha accolto la nostra mozione di sfiducia al Governatore, adesso non c’è più tempo da perdere e bisogna arrivare subito al commissariamento”. Lo afferma, in una nota, il consigliere Paolo Marcheschi, capogruppo Fdi nell’Assemblea toscana. Interviene anche Forza Italia: “Circa i conti della sanità toscana su una cosa il Pd regionale ha ragione: sono in equilibrio. Peccato lo siano sulla lama di un rasoio affilato nei decenni da Rossi a suon di millantazioni e minimizzazioni sui passivi di bilancio da noi sempre segnalati con puntualità, e che ora scende inesorabile a ghigliottinare il sistema. Le giustificazioni della sinistra adesso stanno a zero: quei soldi, sia come sia, mancano. E siccome vanno trovati, la giunta come prima cosa li ha tolti dal fondo per la non autosufficienza: 15.696.720 nella delibera 486 dell’aprile scorso”. A tornare “sullo stato delle casse della sanità toscana, all’indomani della notizia del richiamo giunto dal governo che apre scenari con una gradazione di gravità fino al commissariamento del sistema”, è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Maurizio Marchetti. “Dopo aver vinto le elezioni regionali del 2010 sbandierando una sanità toscana con i conti in ordine e certificati, gli stessi da cui nel 2012 si sarebbe evidenziato il crac della allora Asl di Massa con 420 milioni e rotti di deficit – ricorda Marchetti in una nota – l’ancora governatore Enrico Rossi nel 2015 ebbe ad asserire, me lo rammento bene, che il buco di Massa ormai era alle spalle e rimaneva solo nella testa di Forza Italia. Favolette: era chiaro che uno sbilancio di simile portata non si sarebbe riassorbito semplicemente girando il capo dall’altra parte”. “Oggi – prosegue Marchetti – verifichiamo di esser stati facili profeti. La riforma 2015, con cui Rossi e Saccardi evidentemente speravano di mescolare le carte non è stata sufficiente a un sistema mandato a tutta velocità a scagliarsi contro il muro dei numeri tra un taglio ai servizi di assistenza e cura e un aumento di apparato. Si è raschiato il fondo del barile. Oggi non c’è nemmeno più il barile. Solo una sanità governata, ed è un eufemismo, di pura rincorsa a tappare falle che si aprono a ritmo sempre più serrato. È un precipizio che le delibere attestano. Altro che imboscata di Forza Italia: Rossi l’imboscata se l’è tessuta da sé solo, a furia di negare l’evidenza che risiede nei suoi stessi atti”.