Forza Italia al veleno: «Fratelli d’Italia e Lega rischiano di non contare niente in Europa»

20 Mag 2019 9:40 - di Gabriele Alberti

«Cerca di dividere il centrodestra solo per raggiungere la soglia del 4%». Velenoso commento di Antonio Tafani, presidente dell’Europarlamento e numero 2 di Forza Italia. In casa azzurra sono fortemente irritati per i pronunciamenti della leader di FdI Giorgia Meloni. La stoccata era stata secca, penetrante: «L’unica alternativa possibile, e lo vedremo dopo il voto Ue, è una maggioranza FdI-Lega. Mai con chi si allea con il Pd come in Sicilia. Dalle amministrative all’ Europa, troppe cose ci dividono da Forza Italia», aveva dichiarato la Meloni. E lo dichiara anche stamane da Unomattina. Del resto Berlusconi se l’era in qualche modo cercata questa presa di distanza. Il “lancio” di un’ipotesi Mario Draghi al governo aveva fatto inorridire la presidente di FdI. 

Forza Italia all’attacco di FdI

Botta e risposta. Berlusconi è molto irritato per la campagna che giudica «aggressiva» verso FI della leader di FdI «Ha un piccolo partito- ragiona con i suoi, ad Arcore, ma certe frasi…». Il  Cav, quanto a Mario Draghi,  chiarisce di aver solo detto «che potrebbe fare bene in qualsiasi alta responsabilità in Italia». Ma il clima tra i due partiti del centrodestra rimane teso. Taccia di «tradimento» la Meloni Licia Ronzulli, fedelissima del leader: «La gratitudine è merce rara», dice al Giornale. La vicepresidente della Camera Mara Carfagna aggiunge: «Se Lega e Fdi demoliscono il centrodestra, consegnano l’Italia alle sinistre vecchie e nuove», conclude  Anna Maria Bernini, capogruppo al Senato, la «menzogna più grossa è che FI intenderebbe allearsi col Pd».

Berlusconi insiste sul “voto utile”

Berlusconi insiste e richiama al “voto utile”. FI è l’unico partito italiano nel gruppo del Ppe e avrà un ruolo determinante per riformare l’Ue. E questo è l’unico voto «utile» per ricostruire a Bruxelles come a Roma un centrodestra unito. «La Lega – ragiona il leader azzurro, in un’intervista a TgCom24- potrà avere anche 20 eurodeputati, ma non appartiene alle grandi famiglie di Ppe e Pse e resterà in un angolo. Voglio convincerli a collaborare con i popolari per cambiare l’Europa insieme». « I partiti sovranisti hanno numeri piccoli nel Parlamento europeo. Partiti come Lega e Fratelli d’Italia in Europa rischiano di restare in un angolo e di non contare niente».

Orban e il Ppe

L’alleanza alternativa alla sinistra in cui Berlusconi vorrebbe uole attirare Salvini, comprende Viktor Orban. «Vorrei che rimanesse nel Ppe». Il Cav sottolinea il rapporto «di amicizia e affetto» che lo lega al premier ungherese. «Quando altri vanno a trovarlo – spiega con un chiaro riferimento a Salvini e Meloni-, Orban chiede sempre: Come sta Silvio?».

Commenti

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  • Emulman 20 Maggio 2019

    povero Berlusca mi fa pena ormai…tornatene ad Arcore a goderti la vecchiaia che non sai più cosa dire se non parlare a vanvera! Grande Giorgia, Lega+FdI è il vero futuro dell’Italia !