“Fascista, fascista”. Anche a Lecce va in scena la solita gazzarra contro Salvini (video)
Uno striscione di benvenuto nel Salento, affisso sul palazzo della Provincia di Lecce a guida Pd, ma anche la solita protesta antifascista, che scatta in automatico all’arrivo di Matteo Salvini. Dal palco di Lecce, prima tappa del tour elettorale in Puglia, a piazza Sant’Oronzo, il leader leghista non indietregga e ribadisce la linea della fermezza sul decreto sicurezza bis, al centro di un tormentato Consiglio dei ministri notturno nel quale il premier Conte ha illustrato la richiesta di chiarimenti del Colle congelando il dossier.
Salvini da Lecce: domani il decreto sicurezza
«Domani conto di approvare il decreto sicurezza in consiglio dei ministri – ha detto davanti ai manifestanti – il decreto è pronto: sono 17 articoli che aiutano l’Italia. Spero che nessuno si metta di traverso. Io sono pronto anche oggi». Poi ha riscaldato la piazza rivolgendosi ai tanti che «amano il loro paese» e vogliono cambiare l’Europa, più volto sovrastato dagli insulti dei contestatori. «Prima vengono i leccesi, poi viene il resto del mondo», ha detto suscitando il solito coro di protese dei sinceri democratici antifascisti presenti in piazza e tenuti a distanza di sicurezza dal palco dalle forze dell’ordine. «Qui c’è qualche centro sociale da chiudere, in piazza di solito ci vanno i figli di papà con il portafogli pieno», ha detto arringando i suoi dalla piazza presidiata, sin dalle prime ore della mattina, da decine di poliziotti e carabinieri.
In piazza si presenta anche Zorro
Prima del comizio in piazza Sant’Oronzo, dove un gruppo di persone domenica ha assalito e danneggiato il gazebo della Lega, un manifestante mascherato da Zorro si è avvicinato alle transenne che delimitano l’area cercando di entrare. Al diniego degli agenti della Digos ha risposto: «Sono Zorro. Mi sta cercando», riferendosi all’episodio del furto del pupazzetto di Zorro all’asilo raccontato nell’autobiografia-intervista, che ha scalato le classifiche per la censura al Salone del Libro di Torino. La mattina leccese di Salvini è iniziata in Prefettura per la firma del patto per la sicurezza urbana con il presidente della Regione, Michele Emiliano.
Dopo Lecce sarà la volta di Ostuni e di Gioia del Colle. Il tour si concluderà a Bari, in una città blindata perché a poca distanza dalla piazza del comizio è annunciato il solito corteo antifascista e antirazzista che sfilerà per le strade del Murattino. Per evitare incidenti sono state bloccate al traffico le strade a ridosso di via Sparano: in particolare via Calefati e via Putignani. Il palco sarà montato sulla strada pedonale quasi ad angolo con via Calefati rivolto verso la stazione.