Falso profugo, vero spacciatore: offre droga agli agenti, li picchia e torna a piede libero

24 Mag 2019 13:38 - di Davide Ventola

M. J., 40 anni, è originario del Gambia e qui in Italia ha lo status di richiedente asilo. Nell’attesa di vedere accolta la sua domanda come profugo, il cittadino africano, 40 anni, si è dedicato ad attività non propriamente lecite. Come quella di spacciare droga in provincia di Padova. Per sua sfortuna, Jallow ha scelto come potenziali clienti due poliziotti in borghese.

Era arrivato in Italia su uno dei tanti barconi provenienti dalla Libia. Aveva attraversato l’Africa e poi il Mediterraneo per arrivare da noi. L’iter seguito è stato quello di tanti altri migranti. In un primo momento era stato assegnato al centro di accoglienza di Bagnoli, poi aveva trovato alloggio a Padova. Su Facebook si definiva “libero professionista”. E con quel termine intendeva un’attività commerciale che non comporta partita iva o dati fiscali. Un’attività talmente libera da diventare criminale.

Da libero professionista a libero spacciatore

Come riporta il sito Padova Oggi, sono circa le 14 di giovedì 23 maggio quando il falso profugo vero spacciatore, bazzicando alla ricerca di clienti ai giardini dell’Arena, adocchia due papabili acquirenti. Quel che vuole vendere è illegale, ma non si fa problemi a esporre la merce in pieno giorno. «Avvicina due uomini, senza mezzi termini offre 5 grammi di marijuana per 50 euro. Prezzo concorrenziale, ma la vendita ben presto sfuma davanti ai due distintivi che spuntano dalle tasche degli agenti della Squadra mobile. La reazione più scontata per Jallow sarebbe stata un tentativo di fuga, invece come in preda alla rabbia, ha scagliato a terra la droga e si è avventato sui poliziotti. Calci, pugni, spinte, tanto da dover chiedere l’aiuto di un’altra pattuglia». Il “libero professionista” gambiano è stato condotto in questura. Qui è rimasto il tempo di venire identificato. Ed essere liberato di nuovo. Così funzionano le procedure giudiziarie in Italia. Da “libero professionista” a “libero spacciatore” in poche ore.

 

 

 

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