Esempio San Luca. La coraggiosa battaglia antindrangheta di Klaus Davi
Comunque andrà sarà un successo: mai frase è stata piu appropriata. Siamo partiti un anno fa nell’isolamento quasi totale mossi da un senso di indignazione per il fatto che da ben 10 anni non si eleggesse un sindaco a San Luca comune calabrese ritenuto il tempio della mafia.
Ci prendevano per pazzi, tranne qualche rara eccezione, i media bollavano la battaglia come utopica e mediatica, dando per scontato che non avremmo avuto la tenuta necessaria per andare fino in fondo. Invece abbiamo avuto tenuta eccome, e siamo riusciti a compiere un piccolo grande miracolo democratico.
Il silenzio delle istituzioni
Stimolata dalla nostra proposta di una lista per la democrazia, la società civile sanluchese ha reagito e a due mesi da volto, Bruno Bartolo, membro di spicco della Fondazione Corrado Alvaro, ha messo in piedi una lista ‘autoctona’ rendendo di fatto possibile l’elezione di un sindaco.
Posso dire che è stato un anno bellissimo in cui abbiamo sperimentato, la mia squadra ed io, l’umanità, la sensibilita, l’intelligenza politica dei sanluchesi. La nostra è stata una campagna elettorale in cui le contrapposizioni fisiologiche non sono mai sconfinate nella volgarità. Onestamente dalle istituzioni romane ci hanno sostanzialmente ignorato.
Non una parola dai presidenti della Camera o del Senato, come se non esistessimo. E’ il destino dell’anti mafia non parolaia, non di ‘moda’, non radical chic. Questo silenzio rattrista ma non scoraggia, andiamo dimostrando che una politica diversa si puo fare. Ora parlino elettrici ed elettori