Ennesima censura di Facebook: ritoccata la copertina di un libro. Provocazione dell’autore

6 Mag 2019 16:16 - di Giovanni Trotta

Ennesima censura di Facebook nei confronti del pensiero scomodo (comelamentato ieri anche dal presiente Trump): adesso censurano anche la copertina di un libro. Sulla sua bacheca Facebook uno degli autori del libro Una vita in Avanguardia Nazionale (Edizioni Ritter), Ippolito Edmondo Ferrario, l’altro è Mimmo Magnetta, scrive divertito: “Di fronte alla censura di Facebook rispondiamo con ironia. Mimmo Magnetta lo aveva detto…”non mettete la runa sulla copertina del libro che poi sono dolori”. Purtroppo aveva ragione. Anche oggi alcuni amici che hanno condiviso sulle loro bacheche la copertina del libro hanno subito la censura democratica del Social. Mimmo allora ha voluto fare un esperimento. Chissà se impugnando la chiave inglese, quella che negli anni Settanta divenne tristemente famosa quando gli sprangatori della sinistra extraparlamentare la utilizzavano, la censura si farà viva? Lui dubita che i censori di Facebook intervengano perchè il social in questione sta dimostrando di utilizzare due pesi e due misure come si dice. A noi la voglia di sorridere e di andare avanti a parlare del “nostro” libro non è venuta a meno, anzi…”. Anche Caio Mussolini aveva protestato per lo stesso motivo: “Dopo Facebook, ecco Instagram che censura i miei manifesti”. Lo afferma in una nota Caio Mussolini, candidato di Fratelli d’Italia alle Europee nella Circoscrizione Sud. “‘L’immagine è nascosta per proteggerti da contenuti indesiderati’. Eppure il mio manifesto, che stanno affiggendo in tutto il Sud, è tricolore, dove c’è scritto il mio nome e il mio cognome con un font normalissimo (American Captain, così nessun può dire nulla) – sottolinea – Si accusano i russi di interferire con le elezioni europee, ma grazie ai progressisti signori della rete io non ho gli stessi diritti degli altri candidati. Ha ragione Trump, questa censura arbitraria dei big di internet deve cessare. La policy dei social sembra scritta da Anpi e centri sociali”.

 

 

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