Elezioni europee, le associazioni gay protestano: «Non ci sono le file riservate ai transessuali»
Niente file riservate a chi sta cambiando sesso? Elezioni discriminatorie, dunque, col rischio che qualcuno non possa votare. Lo sostengono le associazioni Lgbt, in una nota nella quale fanno presente che le elezioni di domani vedono a rischio il voto delle persone trans: «Infatti il nostro sistema antiquato, che divide ancora le file in maschi e femmine, mette a rischio le persone trans, che non hanno ancora avuto il cambio dei documenti, di trovarsi a fare la fila tra gli uomini avendo ormai un aspetto già femminile o viceversa, ed inoltre anche molte persone trans già operate hanno registrato scherni e prese in giro ai seggi», dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. «Questo comporta che le persone trans non possano esprimere il proprio voto, parliamo di una popolazione tra le 100 e le 200 mila persone coinvolte che vengono di fatto private del diritto al voto. Chiediamo pertanto al Viminale, che sia emanata una circolare per fare le file solo in ordine alfabetico e non per sesso, come in altri paesi democratici e rispettosi», conclude il portavoce dell’associazione no gender.