Deidda (FdI): “Sgominata a Cagliari la mafia nigeriana che favoriva l’immigrazione clandestina”
“Grazie agli uomini e donne della Polizia che questa mattina, a Cagliari, hanno sgominato un’attività criminale che favoriva l’immigrazione clandestina”. Lo afferma il deputato sardo di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, in merito all’operazione della Polizia di Stato che stamani ha sgominato una banda di criminali dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Le Forze dell’Ordine in pochi mesi hanno sgominato in Sardegna bande legate alla mafia nigeriana, gruppi che favorivano l’immigrazione clandestina dall’Algeria e oggi la Polizia si scopre questa banda che agiva con gli immigrati bengalesi. Insomma – spiega Deidda -, in questi anni la città e la nostra Isola è stata terra di conquista per un business sull’immigrazione che solo la sinistra continuava a non vedere e continuava a parlare di percezioni errate da parte dei cittadini, segnale del loro distacco dai problemi quotidiani e dell’arroganza che hanno usato nel governare visto che non siamo mai stati ascoltati”, dice Deidda. Il deputato di FdI in precedenza aveva reso noto di aver presentato interrogazioni (ancora non risposto), risoluzioni (ancora non risposto) in Commissione Difesa, a risposta immediata, per sapere quali azioni intende prendere il Governo dopo l’ultimo sbarco di 15 immigrati e perché non invia delle navi della Marina Militare, facendo base a Cagliari, per controllare il tratto di mare tra la Sardegna e l’Algeria. “Ricordo -ha detto Deidda – che un ministro algerino ha da tempo chiesto aiuto per fermare questa fuga e inoltre un tratto di mare che ha causato qualche vita o presunti naufragi. “Invitiamo il Governo a non sottovalutare la questione algerina e alla Sardegna non basta la realizzazione di un centro espulsioni ma pretende che il nostro tratto di mare sia controllato e si sappia che non è più possibile transitare così facilmente”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Difesa alla Camera dei deputati ha aggiunto: ” Oramai da anni si sono moltiplicati i viaggi dalle coste algerini, in particolare da Annaba tanto che esiste la pagina Facebook Haraga dz che racconta o viaggi di chi intraprende l’attraversata”, continua Deidda, ” un viaggio come se fosse un gioco, una gara tra ragazzi molto giovani accompagnati da alcuni pregiudicati per droga o rapine o addirittura sospettati di terrorismo, fermati alcune volte prontamente, altre dopo ulteriori eventi criminosi”. “Un gioco e un viaggio pericoloso gestito da chi? Abbiamo chiesto chiarezza, abbiamo chiesto controlli in mare aperto e al largo dell’Algeria anche per bloccare queste partenze che hanno portato migliaia di persone all’anno” conclude Deidda ” Oggi si è forse capito che non è un gioco, che esiste in questa tratta una faccia cattiva e criminale ( dove sono gli scafisti che hanno minacciato con il coltello e sottratto il motore?). Ringraziamo le Forze dell’ordine, la Guardia Costiera per il lavoro che svolgono sempre ma come richiesto a più riprese al Governo serve un blocco d navi militato per il controllo del mare al largo”.