Cucchi, il Pg: prescrizione per i medici sciatti e negligenti, sconfitta per la Giustizia

6 Mag 2019 19:16 - di Redazione
Stefano Cucchi

Chiede il non doversi procedere per prescrizione del reato di omicidio colposo nei confronti dei 5 medici dell’ospedale Sandro Pertini a processo per la morte di Stefano Cucchi arrestato nell’ottobre 2009 per possesso di droga e deceduto una settimana dopo nel centro clinico del nosocomio riservato ai detenuti. Ma il Sostituto Procuratore Generale di Roma, Mario Remus, è amaro nella sua requisitoria.
Parla di sconfitta per la Giustizia. Ma, anche, di sciatteria e negligenza che imperversava all’ospedale Pertini dove il geometra romano non fu trattato, dai sanitari, così come avrebbe dovuto esser trattato, con rispetto e dedizione, come qualsiasi medico dovrebbe fare verso qualsiasi paziente.

Il procuratore Remus, nel corso della requisitoria al terzo processo per la morte di Stefano Cucchi ha definito «molto ben fatta» la perizia depositata: «I periti sono stati bravi a far luce sulla vicenda in modo equilibrato – li elogia il magistrato – sottoscrivo in toto quanto scritto da loro».
E, poi, ancora: “La prescrizione del reato è una sconfitta per la giustizia ma ha sottolineato il Pg nella sua requisitoria – questo processo è stato fatto fra mille difficoltà».

Per salvare Stefano Cucchi, ci tiene a sottolineare il Procuratore, «sarebbe bastato un tocco di umanità, un gesto, per convincerlo a bere e a mangiare». Un gesto che, però, non ci fu.
Quando Cucchi fu portato in ospedale, ha aggiunto nella sua requisitoria Remus, «da parte dei medici ci fu un sordo disinteresse delle sue condizioni, non c’è stato alcun “ascolto” clinico: Cucchi non è stato ascoltato e non è stato trattato come avrebbe dovuto».

Nel corso del processo, ha sottolineato il Sostituto Procuratore generale Remus, sono emersi «tutti gli elementi che indicano la sciatteria e la negligenza che imperversava all’ospedale», primo fra tutti il fatto che nella cartella clinica del paziente «non si diceva mai quanto beveva, era un paziente trascurato, o forse si voleva nascondere qualcosa».

«E’ vero – dice Remus – forse Cucchi era un paziente difficile, ma perché aveva anche delle recriminazioni per come la giustizia lo stava trattando, visto che era incensurato».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *