Contrordine compagni, la Raggi è brava: la sinistra trinariciuta ora s’attacca a Virginia

9 Mag 2019 15:12 - di Aldo Di Lello

La sinistra cambia pelle, ma il vizio del conformismo più stolto continua a coltivarlo alla grande. Se ci fosse ancora il grande Giovannino Guareschi si farebbe (e ci farebbe fare) un mucchio di risate. I nuovi compagni trinariciuti (così li disegnava il fondatore del Candido) continuano a seguire scrupolosamente,  come una mandria al pascolo, tutte le nuove istruzioni che arrivano dall’alto. È bastato un accenno di censura (oggi comunque rientrato) di Luigi di Maio a Virginia  Raggi sul  caso rom a Casal Bruciato per trasformare la sindaca di Roma in un’eroina politicamente corretta. Oggi la Repubblica ne tesse le lodi in modo imbarazzante. «E Virginia Raggi scoprì una forza da sindaca», scrive Sebastiano Messina. A fianco della sindaca è  sceso in campo comn vemenza  anche Gad Lerner: «Luigi Di Maio che prende le distanze dalla sindaca Raggi al grido di “Prima gli italiani” copiato dalla Lega di Salvini che a sua volta lo aveva copiato da CasaPound… non c’è limite al peggio nello scivolamento a destra degli opportunisti guidati solo dal marketing elettorale»..Suu social è tutto un tripudio per Vrginai da parte  dei “compagni” più accesi.

La Raggi politicamente corretta

Dove sono finite le accuse di incapacità e le reiterate richieste di dimissioni. È acqua passata. La sindaca ora è entrata nel “Pantheon” del politically correct. Non  sappiamo, per la verità,  quanto ci resterà, ma  non è questo il punto. Il punto è che politica  odierna è di una insipienza tale da far riemergere impetuosamente tutti i difetti peggiori di neo-post-ex comunisti nostrani e compagnia brutta. Contrordine compagni, mai come oggi è d’attualità la vecchia, formidabile battuta guareschiana.Il bello è che anche Di Maio, il contrordine, l’ha applicata a se stesso.  Oggi il vicepremier nega infatti di essere “irritato” con Virginia Raggi. Forse non trova più  conveniente lo scontro con la sua “sindaca” . O forse qualcuno gli ha fatto notare che, affermando  “prima gli italiani”, ieri ha detto una cosa alla Salvini. E se n’è subito pentito.

Commenti

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  • 10 Maggio 2019

    Queste sono le convinzioni di colui,con l’aiuto abnorme di altri,che governa l’Italia.
    Eterna banderuola con proclami altisonanti un giorno e smentiti,quando tutto va bene,il giorno dopo.
    Come si fa a credere a quest personaggio e ai suoi compagni?
    Ben venga la fine di questo governo andando a nuove e vere elezioni per dare la possibilità al popolo italiano di scegliersi i propri rappresentanti.