Colta da improvvisa celebrità, la prof sospesa ora straparla: «Salvini ha sbagliato a mostrare il rosario»

20 Mag 2019 18:27 - di Mariano Folgori

Non è facile diventare da un giorno all’altro un simbolo vivente della “libertà d’espressione”  è poi resistere alla tentazione di pontificare urbi et orbi, È quello che sta accadendo a Rosa Maria Dell’Aria, la prof sospesa per l’accostamento, fatto dai suoi allievi in una rticerca in classe,  tra le Leggi razziali del 1938 e il Decreto sicurezza di ottanta anni dopo.  Ecco ad esempio cosa dice l’insegnante palermitana a proposito del gesto con cui Matteo Salvini ha chiuso il suo comizio di sabato scorso a Milano. «Credo sia sbagliato tirare in ballo simboli religiosi durante un appuntamento elettorale, sono due ambiti diversi e tali dovrebbero restare.Ma ovviamente è una mia opinione».

«Tornando indietro rifarei tutto»

«Tornando indietro – dice la prof sospesa all’Adnkronos – rifarei tutto, perché avrei dovuto impedire ai miei ragazzi di esprimere il loro pensiero? Quel lavoro non conteneva offese, né immagini oscene, né tanto meno l’accostamento del ministro Salvini al Duce o delle leggi razziali al decreto Sicurezza. Era una riflessione sulla privazione dei diritti umani». E anche questa non può essere altro che un’opinione…

«Incontro con Salvini? Ancora non ho ricevuto comunicazione ufficiale»

Il capo del Viminale ha da parte sua ribadito di voler incontrare l’insegnante. «Giovedì la incontrerò, visto che vado a Palermo, e incontrerò anche i ragazzi», ha detto il leader della Lega a Skuola.net, sottolineando, però, che «vedere un video dove dei ragazzi dell’età di mio figlio dicono che il decreto di Salvini è come le leggi razziali del fascismo denota ignoranza». Dell’incontro la prof non ha ricevuto ancora «nessuna comunicazione ufficiale». «Nessuno mi ha contattato – dice all’Adnkronos – né Salvini né il ministro Bussetti, ma io sono pronta a confrontarmi con chiunque lo voglia». Chissà che cosa si diranno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *