Chi sono i sei santi patroni d’Europa citati da Salvini nel comizio di Milano
San Benedetto da Norcia, Santa Brigida di Svezia, Santa Caterina da Siena, Santi Cirillo e Metodio, Santa Teresa Benedetta della Croce: questi i santi cui Matteo Salvini ha “affidato” l’Europa concludendo il comizio di sabato in Piazza Duomo a Milano. Poco prima Salvini aveva affidato l’Italia alla Madonna e mentre parlava teneva in mano un rosario. Un’ostentazione di simboli religiosi che non è piaciuta a Civiltà cattolica e a Famiglia Cristiana. Ma chi sono i santi citati da Salvini?
Benedetto da Norcia, patriarca del monachesimo occidentale vissuto a cavallo tra V e VI secolo d.C., ed è autore della Regola che è a fondamento della vita monastica: la principale occupazione dei monaci era la preghiera liturgica unita al lavoro manuale.
Brigida di Svezia (1303-1373) rimasta vedova fondò un monastero a Valdstena dove le monache e i monaci vivevano in povertà ma potevano avere libri per studiare. Venne a Roma in occasione del Giubileo del 1350 e si dedicò successivamente a una vita di pellegrinaggi. I suoi direttori spirituali hanno trascritto le visioni e le profezie di cui fu protagonista.
Caterina da Siena, domenicana e patrona d’Italia vissuta nel 1300, era figlia di un tintore di Siena e fin dalla più tenera età si dedicò alla preghiera e alla penitenza. Rifiutò il matrimonio e divenne terziaria domenicana dedicandosi alla cura dei malati. Sostenne Urbano VI contro il papa avignonese e la sua influenza fu decisiva nel ripristino della sede romana del Papato.
Cirillo e Metodio, fratelli di Tessalonica vissuti nel IX secolo, diffusero la dottrina cristiana in lingua salva. Fu Giovanni Paolo II a proclamarli, con Benedetto, patroni d’Europa.
Santa Teresa Benedetta della Croce nasce a Breslavia come Edith Stein nel 1891 da una famiglia ebrea di ceppo tedesco. Studia filosofia a Gottinga, diventando discepola di Edmund Husserl. Convertitasi al cattolicesimo, nel 1933, assecondando un desiderio lungamente accarezzato, entra come postulante al Carmelo di Colonia. Assume il nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Il 2 agosto 1942 viene prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dove muore. Nel 1999 viene dichiarata, con S. Brigida di Svezia e S. Caterina da Siena, Compatrona dell’Europa.
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