Cassazione, assist agli automobilisti: multa impugnabile se l’autovelox è sulla corsia opposta

13 Mag 2019 15:29 - di Redazione
Autovelox

Arriva un nuovo assist della Cassazione per gli automobilisti massacrati dagli autovelox piazzati dai Comuni lungo la rete stradale italiana per punire gli eccessi di velocità.
I giudici della Suprema Corte, VI Sezione civile, hanno, infatti, stabilito, con l’ordinanza numero 12309/19, depositata il 9 maggio scorso, che l’eventuale multa elevata per eccesso di velocità ad un automobilista, utilizzando un autovelox che si trova sul senso di marcia opposto a quello in che sta percorrendo l’auto può essere impugnata con successo.

Secondo i togati del “Palazzaccio” la multa è impugnabile se il decreto prefettizio che autorizza il posizionamento dell’autovelox prevede la sua installazione sul senso di marcia opposto a quello in cui viene effettivamente sistemato.

I giudici di piazza Cavour, dunque, confermano così un precedente orientamento già espresso nell’ordinanza numero 23726 del 2018 ricordando  che non è obbligatoria l’indicazione, nel decreto prefettizio, del lato della carreggiata in cui deve essere posizionato l’autovelox. Ma, aggiungono gli ermellini, qualora sia prevista la posizione, questa va rigidamente rispettata.

Nel caso oggetto di pronunciamento, con l’ordinanza numero 12309/19, un automobilista aveva presentato ricorso per una multa che gli era stata elevata su una strada del Comune di Macchia d’Isernia.
L’automobilista aveva vinto sia davanti al Giudice di pace sia al Tribunale d’Isernia.
La multa era stata elevata con un autovelox posizionato sul lato destro della carreggiata, anziché sul sinistro, come previsto dal decreto prefettizio.

Nel pubblicare e commentare la decisione, il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it, chiarisce che le possibilità di successo di un eventuale ricorso ci sono «nel caso il decreto prefettizio abbia espressamente previsto il posizionamento del dispositivo lungo soltanto un senso di marcia e l’accertamento sia stato effettuato sul senso opposto, perché difettando l’adozione di uno specifico provvedimento, il verbale di contestazione differita della violazione prevista all’articolo 142 del Codice della Strada è affetto da illegittimità derivata».

 

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