Cancro al polmone, in Italia sempre più fumatrici. L’Airc lancia campagna “in rosa”
Da simbolo del maschio a totem delle donne: parliamo della sigaretta, vizio un tempo che ossessionava solo “lui”. Oggi, invece, in un solo anno il numero di donne italiane che fumano è aumentato del 24 per cento, rendendoci fanalino di coda in Europa. Da qui l’appello lanciato dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro in occasione della Giornata mondiale senza tabacco ad arrestare o almeno a ridurre questa tendenza, perché – avverte l’Airc – «se non faremo nulla, fra vent’anni dovremo affrontare una vera e propria epidemia di tumore al polmone». In proposito i numeri parlano chiaro: dal 2006 al 2014, questo tipo di cancro ha fatto registrare segnato un +1,7 per cento di nuovi casi femminili. Quello dell’Airc è un vero e proprio allarme per accendere i riflettori sul “pianeta donna”. Nei prossimi mesi sarà avviata anche una una campagna d’informazione rivolta ai giovani e che vedrà in campo volti noti come Camilla Boniardi (Camihawke), Chiara Galiazzo, Alice Venturi, Sofia Viscardi e le K4U. Un gruppo tutto “rosa” che parlerà al proprio pubblico attraverso il web e i social. A segnalare l’incremento di quasi un quarto dell’abitudine al fumo tra le italiane è Martina Chiara Garassino, ricercatrice dell’Airc. Dati che preoccupano, spiega, anche considerando che «il fumo ha sulle donne effetti ancora più negativi, perché oltre a fumare di più fumano in modo diverso rispetto agli uomini, con un’inalazione più profonda che può aumentare sia l’incidenza sia l’aggressività dei tipi di tumore ai polmoni da cui sono colpite».