Appalti, Altitonante sta male e dice al gip: «Non ho preso neppure un euro»

10 Mag 2019 12:48 - di Fabio Marinangeli

«Non ho preso neppure un euro di finanziamento illecito». Così l’ex sottosegretario azzurro della Regione Lombardia Fabio Altitonante, si è difeso davanti al gip di Milano Raffaella Mascarino che l’ha interrogato nell’inchiesta su tangenti e appalti pubblici. «Altitonante ha risposto alle domande del giudice – spiega il suo difensore Luigi Giuliano – ha chiarito e dato la sua versione dei fatti respingendo le accuse di corruzione e di violazione della legge sul finanziamento dei partiti».  Gli inquirenti ritengono che la tangente – sotto forma di soldi per la sua campagna elettorale – sia legata al suo interesse per una pratica edilizia. «Non c’è nessuna mazzetta da 20mila euro, ci sono delle somme versate per la campagna elettorale che non si riferiscono alla campagna elettorale del consigliere Altitonante. E lui non ha fatto nessun tipo di pressione. E stata presentata richiesta di revoca della misura cautelare e attendiamo con fiducia la decisione del giudice e il parere del pubblico ministero».  Quello che i pm della Dda milanese contestano come finanziamento illecito, Altitonante, attualmente ai domiciliari, l’avrebbe spiegato in altro modo: quei soldi farebbero parte della campagna elettorale di Pietro Tatarella, consigliere dimissionario del Comune di Milano e candidato alle europee, soldi con cui – come dimostrerebbero i documenti – sarebbe stato organizzato un evento di comici pugliesi prima del voto. Finanziamenti dichiarati da Tatarella e che non sarebbero serviti ad Altitonante che ha chiuso la sua corsa politica addirittura “con un surplus di 13mila euro”, secondo quanto riferisce il legale al termine dell’interrogatorio. «Tatarella candidato alle politiche era il “mandatario elettorale” di Altitonante» che cercava di entrare in Regione come consigliere lombardo, tanto che i loro nomi compaiono anche insieme su alcuni volantini in vista dell’election day del 4 marzo 2018.  Altitonante respinge tutte le accuse e per difendersi meglio ha deciso di lasciare la carica di sottosegretario. Tra una settimana la difesa potrebbe già depositare delle memorie per fare chiarezza rispetto alle accuse. «Altitonante sta male, ma cercherà di superare questo momento. E molto provato, spera che la vicenda si concluda in tempi non lunghissimi», conclude il difensore.

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