Via Salviati, ancora roghi tossici al campo zingari. Trancassini a Salvini: sgomberarli (video)

30 Apr 2019 18:25 - di Redazione
Zingari nel campo di via Salviati

I roghi tossici nel campo zingari di via Salviati, periferia est della Capitale, proprio alle spalle dell’edificio della Divisione Stranieri della Questura di Roma, proseguono come se nulla fosse. Tre settimane di presidio dell’Esercito non sono servite a nulla.
Gli uomini della Brigata Sassari che erano stati comandati lì a via Salviati l’11 marzo scorso, dopo un sopralluogo della sindaca grillina Virginia Raggi, per monitorare la situazione, e controllare che gli zingari non accendessero fuochi, se ne sono andati dopo 21 giorni. Così come era stato deciso. E non si sa se ritorneranno.
Ora a monitorare il campo zingari sono rimaste solo due macchine della polizia locale. E i roghi tossici continuano. Tanto che Paolo Trancassini, parlamentare di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale ha presentato un’interrogazione chiedendo al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, impegni precisi.
«L’invio di un presidio esterno di militari non ha bloccato il proliferare dei roghi che, anzi, si teme che si aggraverà con l’arrivo della stazione calda – scrive Trancassini – nel campo nomadi di via Salviati a Roma si assiste, ormai da tempo, alla commissione di reati, quali ricettazione, riciclaggio, spaccio, riduzione in schiavitù dei bambini, prostituzione».
«All’interno dello stesso campo – ricorda il parlamentare di Fratelli d’Italia a Salvini – si verificano, con grandissima frequenza, roghi tossici, che avvelenano l’aria, tutto danno dei residenti della zona».
Ma non è tutto.
«Nel campo, inoltre – ricostruisce Trancassini ripercorrendo la storia del contestato campo zingari – sono stati arrestati alcuni latitanti che lì si nascondevano. E anche i recenti episodi della morte della giovane cinese e del rogo del camper di Centocelle sarebbero, tutti, riconducibili a questo insediamento».

Nel maggio del 2016 e nel marzo del 2018 Salvini, come ministro dell’Interno, ha svolto un sopralluogo al campo zingari di via Salviati. E, ricorda Trancassini, in quell’occasione disse, esplicitamente: «qui di regolare non c’è nulla».

«Se un campo è abusivo va sgomberato – taglia corto il parlamentare di Fdi – mentre se è regolare ma, come nel caso di quello di via Salviati a Tor Sapienza, al suo interno si verificano frequentamente reati, va chiuso per motivi di ordine pubblico».

«Purtroppo – dice amareggiato Trancassini – tanto il sindaco Raggi, quanto la maggioranza politica che governa anche il municipio di competenza, non hanno, sinora, adottato alcuna concreta iniziativa contro la dilagante illegalità nel campo e a tutela dei residenti».
«Anche l’invio di un presidio esterno di militari non ha bloccato il proliferare dei roghi, – lamenta il deputato di Fdi e coordinatore regionale – così come continuano a proliferare non solo insediamenti abusivi di nomadi e immigrati irregolari ma anche luoghi di culto islamico senza alcuna autorizzazione e all’interno di locali non idonei, in spregio alle più elementari norme di sicurezza».

Di qui la richiesta a Salvini «di adottare, con urgenza, ogni iniziativa di competenza per sgomberare i campi abusivi e ripristinare la legalità all’interno di quelli regolari, nonché per contrastare il dilagare delle moschee abusive».

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