Usa revocano visto a procuratore Onu che indaga i militari americani in Afganistan
Gli Usa hanno revocato il visto al procuratore capo del Tribunale penale internazionale in risposta alla sua intenzione di indagare possibili crimini di guerra commessi da soldati americani in Afghanistan. Lo ha confermato Fatou Bensouda, la giudice del Gambia procuratore capo dell’organismo giuridico dell’Onu in una dichiarazione diffusa dal suo ufficio, affermando che continuerà il suo lavoro “senza paura né favoritismi”. Il mese scorso il segretario di Stato, Mike Pompeo, ha annunciato restrizioni per funzionari del Tpi impegnati in indagini su militari Usa o di Paesi alleati, segnalando un ulteriore irrigidimento della politica di non cooperazione Usa con il tribunale istituito nel 2002 e che Washington non riconosce. L’ufficio di Bensouda ha ribadito che la giudice ha «un mandato indipendente ed imparziale» sulla base dello statuto del Tribunale approvato a Roma nel 1998. «La procuratrice ed il suo ufficio continuerà a portare avanti il suo dovere con il massimo impegno e professionalità, senza paura e favoritismi», ha aggiunto sottolineando che la mossa di Washington non impedirà alla giudice di andare al Palazzo di Vetro di New York dove si reca regolarmente per briefing con il Consiglio di Sicurezza. L’Onu infatti ritiene che sia protetta da una forma di immunità diplomatica.