Ucraina, la “signora del gas” Tymoshenko potrebbe invitare i suoi a sostenere Zelensky
Mosca replica immediatamente alle accuse del governo ucraino di aver interferito nelle elezioni e le rispedisce al mittente: “Non è chiaro come sia possibile accettare i risultati di elezioni come questa. Anche la campagna elettorale è stata una delle più sporche della storia del Paese e le violazioni anche prima del voto sono state sfacciate”, ha detto in prima serata ieri, nel programma Vesti Nedeli che conduce su Rossiya-1, Dmitry Kiselyov. “Gli osservatori stranieri criticano con forza l’organizzazione delle elezioni. Oltre 2mila le frodi (in realtà, si tratta di denunce di frode, ndr), il titolo dei telegiornali di Rossiya 24. “Il voto è stato disordinato. Il più sporco e disonesto nella storia dell’Ucraina, secondo tutti gli osservatori e partecipanti”, scrive Rossiiskaya Gazeta. Sul fronte dei commenti più autorevoli, Aleksei Makarkin, vice direttore del Centro per le tecnologie politiche di Mosca, spiega a Vedomosti che Mosca preferirebbe una vittoria di Volodymir Zelensky, perché sarebbe “un presidente debole”. Ma le critiche al voto provengono anche dall’interno: l’ex premier ucraina Yulia Tymoshenko denuncia un “voto truccato” al primo turno delle elezioni presidenziali domenica in cui è non ha avuto il numero sufficiente di voti per essere ammessa al turno di ballottaggio, ma precisa che non intende contestarne il risultato. “Rispetto la scelta” degli ucraini, ha dichiarato senza indicare, per il momento, chi intende sostenere al secondo turno ma precisando solo che farà “il possibile per prevenire irregolarità” e che assisterà “il prossimo presidente nel suo lavoro in favore dell’Ucraina”. In una conferenza stampa a Kiev, Tymoshenko ha parlato dell'”elevato numero di candidati, 39, ammessi alle elezioni, “per disperdere voti, incluso un candidato con il mio stesso cognome”. Molti dei suoi sostenitori, ha detto, hanno votato per errore per l’altro Tymoshenko. Con il 98 per cento delle schede scrutinate, il comico Volodymir Zelensky ha vinto il 30,24 per cento dei voti e il Presidente uscente Petro Poroshenko il 15,93 per cento. Tymoshenko è stata votata dal 13,39 per cento e il candidato filo russo Yuri Boiko ha preso l’11,66 per cento. La scelta il 21 di questo mese sarà quindi fra Zelensky e Poroshenko, per Tymoshenko, una scelta che va “oltre il bene e il male”. “Poroshenko non ce l’avrebbe fatta ad arrivare al ballottaggio. Ma ha promosso falsificazioni, ha privatizzato tutti i tribunali e non siamo stati in grado di mettere in discussione le violazioni avvenute prima e durante le elezioni”, ha affermato la leader del Partito della Madrepatria che ha condotto la sua campagna elettorale contro il Presidente.
Ucraina, Poroshenko gioca la carta dell’anti-putinismo
I due vincenti hanno così commentato i risultati: “Oggi inizia una nuova vita senza corruzione. È solo il primo passo verso una grande vittoria”, ha dichiarato Volodymir Zelensky dopo il voto di ieri al primo turno delle elezioni presidenziali in Ucraina che sembra averlo premiato con oltre il 30 per cento dei voti. Zelensky dovrà vedersela con il presidente uscente Petro Poroshenko, che ha preso poco più della metà dei suoi voti ieri, al turno di ballottaggio del 21. Dalla sua campagna elettorale escludono l’avvio di “negoziati segreti” con alcun candidato, a partire dall’ex premier Yulia Tymoshenko a cui, secondo le voci in circolazione oggi a Kiev, l’attore potrebbe offrire la poltrona di premier in cambio del suo endorsement in vista del secondo turno. Ma è chiaro, e lo indicano per esempio i sondaggisti di Rating, che molti di coloro che hanno votato per Tymoshenko ieri (il 13 per cento degli aventi diritto, aderendo al suo messaggio populista e diretto contro il presidente in carica dal 2014, potranno sostenere Zelensky e non Poroshenko il 21 aprile. Ieri ha votato il 64 per cento degli aventi diritto, meno di quanto previsto, segno forse che la maggior parte degli indecisi, rimasti tali fino all’ultimo, ha poi deciso di non votare. Da parte sua Poroshenko non ha nascosto la sua delusione. “Per me è una lezione dura, così come per tutto il governo. E’ un motivo per lavorare sui nostri errori”, ha dichiarato assicurando i giovani, che probabilmente rendono conto in larga misura del successo di Zelensky ieri, che la loro protesta è stata ascoltata. “Vedete i cambiamenti in atto nel Paese, ma li volete più velocemente, più profondi e migliori. Ho capito i motivi alla base della vostra protesta”, ha affermato Poroshenko. “Oggi amici miei avete comunque infranto lo scenario favorito da Mosca per il primo turno, perché Poroshenko era la persona che non volevano vedere al secondo turno e in questo hanno fallito completamente”, ha aggiunto ricordando agli ucraini che “non si parla di barzellette, ma dell’elezione del loro comandante in capo”. Il “sogno di Vladimir Putin“, ha aggiunto, è quello di “un presidente in Ucraina morbido, tenero, privo di esperienza, debole, privo di forma ideologica, politicamente indeciso. Vogliamo davvero offrire a Putin questa opportunità?”, ha detto.