Ucraina al voto per il presidente. Grande favorito il comico Vladimir Zelensky

21 Apr 2019 12:55 - di Redazione

Passata l’ondata di eccitazione per l’atteso duello allo stadio olimpico di Kiev fra il presidente in carica Petro Poroshenko e lo sfidante Vladimir Zelensky  (nella foto), l’Ucraina ha cominciato a votare oggi dopo la giornata di ‘silenzio elettorale’ seguita a tre settimane di tempesta (mediatica).
Il comico è in testa nei sondaggi con oltre il 70% dei favori e, salvo un miracolo, dovrebbe sbaragliare facilmente il presidente uscente alle urne.
I seggi si sono aperti alle 8 di stamane e si chiudono alle 8 di questa sera. Poi gli exit-poll.

Si consolida la democrazia

Il sistema in Ucraina è quello del ballottaggio quindi chi ha anche un solo voto in più vince. Poroshenko ha dichiarato che accetterà “qualunque verdetto” uscirà dalle cabine elettorali: un segnale che, pur con tutti i problemi ancora da risolvere nel Paese, in testa corruzione e standard di vita, in Ucraina il sistema democratico si sta consolidando.
Zelensky è però un neofita e vi è apprensione nei circoli diplomatici per capire quali saranno, se eletto, le sue prime scelte e quanto effettiva sarà la sua indipendenza dall’oligarca Igor Kolomoisky, suo sponsor politico (diretto o indiretto).

L’attesa di Putin

Vladimir Putin, al netto delle battute del suo portavoce Dmitri Peskov (“non sappiamo se il presidente avrà il tempo di guardare il duello Poroshenko-Zelensky, glielo registriamo…”), il dibattito lo ha guardato eccome e le foto sono state opportunamente passate ai media. “Si spera sempre per il meglio”, ha commentato Peskov parlando a proposito dei possibili risultati delle elezioni in Ucraina se dovesse prevalere Zelensky. “Certo, vorremmo che la persona che verrà eletta presidente non faccia parte del ‘partito della guerra’ e che escluda l’uso della forza per risolvere la situazione nel Donbass: speriamo che questa persona abbia un approccio diverso verso le prospettive di cooperazione tra Russia e Ucraina”. Anche al Cremlino, insomma, aspettano il voto di domenica per capire che piega prenderà l’Ucraina

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