Ucraina al voto per il presidente. Grande favorito il comico Vladimir Zelensky
Passata l’ondata di eccitazione per l’atteso duello allo stadio olimpico di Kiev fra il presidente in carica Petro Poroshenko e lo sfidante Vladimir Zelensky (nella foto), l’Ucraina ha cominciato a votare oggi dopo la giornata di ‘silenzio elettorale’ seguita a tre settimane di tempesta (mediatica).
Il comico è in testa nei sondaggi con oltre il 70% dei favori e, salvo un miracolo, dovrebbe sbaragliare facilmente il presidente uscente alle urne.
I seggi si sono aperti alle 8 di stamane e si chiudono alle 8 di questa sera. Poi gli exit-poll.
Si consolida la democrazia
Il sistema in Ucraina è quello del ballottaggio quindi chi ha anche un solo voto in più vince. Poroshenko ha dichiarato che accetterà “qualunque verdetto” uscirà dalle cabine elettorali: un segnale che, pur con tutti i problemi ancora da risolvere nel Paese, in testa corruzione e standard di vita, in Ucraina il sistema democratico si sta consolidando.
Zelensky è però un neofita e vi è apprensione nei circoli diplomatici per capire quali saranno, se eletto, le sue prime scelte e quanto effettiva sarà la sua indipendenza dall’oligarca Igor Kolomoisky, suo sponsor politico (diretto o indiretto).
L’attesa di Putin
Vladimir Putin, al netto delle battute del suo portavoce Dmitri Peskov (“non sappiamo se il presidente avrà il tempo di guardare il duello Poroshenko-Zelensky, glielo registriamo…”), il dibattito lo ha guardato eccome e le foto sono state opportunamente passate ai media. “Si spera sempre per il meglio”, ha commentato Peskov parlando a proposito dei possibili risultati delle elezioni in Ucraina se dovesse prevalere Zelensky. “Certo, vorremmo che la persona che verrà eletta presidente non faccia parte del ‘partito della guerra’ e che escluda l’uso della forza per risolvere la situazione nel Donbass: speriamo che questa persona abbia un approccio diverso verso le prospettive di cooperazione tra Russia e Ucraina”. Anche al Cremlino, insomma, aspettano il voto di domenica per capire che piega prenderà l’Ucraina