Stupro di Viterbo, Salvini: in piazza per raccogliere firme a sostegno della castrazione chimica
“Ancora uno stupro, il carcere non basta”. Sabato e domenica prossima “nelle piazze di tutte Italia” raccolta di firme sulla proposta di legge della Lega che chiede “per pedofili e stupratori galera e castrazione chimica”. A lanciare l’appello è il ministro dell’Interno Matteo Salvini, “così il Parlamento -è spiegato nel manifesto che propone l’iniziativa- non potrà far finta di niente”.
Cosa dice la proposta della Lega
L’accelerazione sulla proposta della Lega di punire stupratori e pedofili con la castrazione chimica arriva dopo gli arresti per lo stupro di Viterbo, che vede indagati due esponenti di CasaPound. La questione era stata posta dalla Lega già in occasione dell’approvazione del pacchetto di norme in difesa delle donne, con un emendamento (bloccato dal M5S) che prevedeva una modifica dell’articolo 165 del codice penale introducendo una sospensione della pena condizionale per le persone che accettano un trattamento medico (farmaceutico) per l’inibizione della libido. Non si tratterebbe di un’imposizione ma di una possibilità per i soggetti che avrebbero così una sospensione della pena.
La condanna del vescovo di Viterbo
Dello stupro di Viterbo ha parlato anche il vescovo Lino Fumagalli: “Condanno il gesto, esprimo sofferenza e vicinanza alla vittima – dice il vescovo – e mi auguro che questo episodio aiuti a fare crescere nel rispetto vicendevole”. Il vescovo, come dice, vuole essere “tenuto fuori” dalle implicazioni politiche legate agli indagati. “Desidero però dare voce alla sofferenza per quanto accaduto – dice – con l’augurio che questi episodi ci aiutino a fare crescere il rispetto vicendevole e l’ attenzione gli uni verso gli altri”. Il vescovo di Viterbo auspica che “questo episodio possa essere l’ultimo all’interno di una comunità sostanzialmente buona e faccia riflettere in un accrescimento del rispetto. Abbiamo bisogno di una cultura del rispetto. Dobbiamo fare tesoro di questo episodio estremamente triste per crescere nella consapevolezza che solo nel rispetto si può costruire un mondo migliore”.