Salvini: «Ora anche “cristiano” è diventato un insulto. Tanti saluti ai prof di sinistra»

1 Apr 2019 14:44 - di Adriana De Conto

Ora «quando ti vogliono insultare ti dicono “cristiano”: non pensavo fosse una cosa così riprovevole credere in un Dio. Un Dio che non mi impone», che «non mi dice che la mia donna vale meno dell’uomo». Lo ha detto, tra le altre cose,  il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco dove ha presentato il candidato sindaco a Firenze, Ubaldo Bocci. «Quando ti vogliono insultare ti danno del razzista, fascista e nazista – ha affermato Salvini – E ora ti danno pure del cristiano», dice il giorno dopo la chiusura del Congresso della Famiglia.

Salvini: «Tanti saluti ai professori di sinistra…»

Un Salvini a tutto campo, dalle banche, alla famiglia, alla politica economica, fino ai rapporti col M5S ha voluto, in particolare, ringraziare i ragazzi presenti: «Ringrazio in particolare i ragazzi di 15-16-17 anni che magari si sono presi una giornata di pausa a scuola: salutatemi domani i professori di sinistra che tanto non cambiano mai», ha detto tra il serio e il faceto. Anche a scuola «si cambia, ci stiamo lavorando, una riforma che costa zero» ma che farà tornare «l’educazione civica sui banchi di scuola, così magari qualcuno re-impara il rispetto che papà e mamma non insegnano più. Io lavoro come un matto per la sicurezza di tutti, voglio una Firenze dove chiunque possa andare in piazza senza scomodare polizia e carabinieri».

«Fiorentino al governo ha fatto più danni della peste…»

Ne ha per tutti: «Mi piacerebbe che qualche sindaco fosse riconoscente e dicesse che ha fatto più questo governo in otto mesi che i compagni in otto anni. Un fiorentino al governo c’è stato, magari di passaggio, e ha fatto più danni della peste, con gli amici degli amici, cugini, cognati, banche. Occupiamoci di tasse comunali e di parcheggi», ha detto Salvini, riferendosi, pur senza citarlo, a Matteo Renzi. Ne ha per il governatore della Toscana, Rossi: «Adesso offriamo la possibilità ai fiorentini di cambiare dopo 50 anni. L’anno prossimo offriamo la stessa possibilità a tutti i toscani, mandando a casa Rossi che ne ha combinate più di Bertoldo e riaprendo un po’ degli ospedali che i compagnucci hanno chiuso».

«Repubblica è un costante pesce d’Aprile»

Ne ha per Juncker: «Lezioni da chi ci ha portato non solo come Italia, ma come continente europeo, ad essere fermi, gli italiani non ne prendono»,  ha detto il ministro degli Interni  rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto un commento alle dichiarazioni del presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker, nell’ intervista concessa a Fabio Fazio. Ne ha per Repubblica, che è un «è un costante pesce d’aprile, il pensiero mio è mio, c’è un presidente del Consiglio, c’è una squadra, comandano gli italiani, comanda il contratto di Governo», dice Salvini commentando il titolo odierno del quotidiano secondo il quale il leader del Carroccio avrebbe dichiarato come sia lui a comandare nel governo. «Se io dovessi alzarmi la mattina smentendo titoli inventati di questo o quel giornale – ha aggiunto Salvini – passerei la giornata a fare questo. Invece faccio il ministro, mi occupo di mafie, di usura, di immigrazione».

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