Roma, loculi del Verano usati per nascondere la droga: marmista pusher arrestato

18 Apr 2019 9:25 - di Gabriele Alberti

Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato un marmista che nascondeva droga e armi tra i loculi del Verano. Sequestrate circa 100mila dosi di cocaina e una pistola completa di munizioni, risultata provento di un furto. A condurre l’operazione sono stati gli agenti della Sesta Sezione ‘Contrasto al Crimine diffuso’ della Squadra Mobile. Ieri pomeriggio, una pattuglia dei Falchi, in zona San Lorenzo, aveva notato un’auto transitare a grande velocità nel piazzale antistante al cimitero del Verano, che poi si era dileguata all’interno del cimitero. Insospettiti, i poliziotti hanno seguito la vettura e si sono appostati. L’automobile, rientrata all’interno del Parco del Verano, si è fermata nei pressi ‘Colle del Pincetto’, l’area più antica e monumentale del cimitero posta a ridosso della Basilica di San Lorenzo fuori le mura.

L’uomo seguito nelle cappelle funerarie

Gli investigatori hanno così iniziato il pedinamento dell’autista dall’autovettura sospetta ed hanno notato che l’uomo entrava in alcune cappelle funerarie. All’interno di una cappella, servendosi di una scala, l’uomo si è avvicinato a un loculo vuoto ed ha iniziato ad armeggiare per rimuovere la pietra di chiusura. A questo punto sono intervenuti gli investigatori lo hanno bloccato ed hanno scoperto il contenuto celato dietro la lapide: contenitori di plastica contenenti diversi involucri di cocaina, per un peso complessivo di 1092 grammi che immessi sul mercato equivalgono a circa 110mila dosi, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.

Nei loculi nascoste anche armi

A poca distanza dal loculo perquisito, gli agenti ne hanno notato subito dopo un altro, chiuso con le stesse modalità del primo, nel quale è stata invece trovata una scatola in cartone contenente una pistola di provenienza furtiva ed un caricatore rifornito di cartucce calibro 9 x 21. L’uomo, un quarantaduenne romano, marmista di professione, è stato tratto in arresto in flagranza per la detenzione dell’ingente quantitativo di stupefacente, nonché per la ricettazione e la detenzione illegale dell’arma e del munizionamento e associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.

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