Riparte la rivista “Nova Historica”: presentazione a Roma il 10 aprile della nuova serie
Voglia di storia a destra e punto di partenza per una nuova avventura editoriale. Si tratta in realtà di una ripartenza. Mercoledì 10 aprile alle ore 17 nei Saloni di Palazzo Ferrajoli (piazza Colonna 355, Roma) verrà presentata la nuova serie della rivista Nova Historica. Ne parleranno il senatore. Maurizio Gasparri, l’onorevole Vito Comencini e l’onorevole Federico Mollicone di Fratelli d’Italia. Alla discussione, che sarà moderata dall’editore Luciano Lucarini, parteciperanno il direttore di Nova Historica, Massimo Magliaro, e il vicedirettore, Roberto Rosseti.
Nova Historica: gli argomenti
Nova Historica, la rivista fondata diciassette anni fa da Roberto De Mattei e da Luciano Lucarini, ha ripreso, come avevamo annunciato su questo colonne, le sue pubblicazioni e, dunque, il suo lavoro di ricerca. Il timone è stato affidato a Massimo Magliaro, coadiuvato da Roberto Rosseti. A collaborare storici e intellettuali ma anche giovani ricercatori. La rivista ha un taglio divulgativo e non accademico, per raggiungere un’area di lettori sempre più vasta e desiderosa di analisi al di fuori delle vulgate ufficiali. L’apertura del primo numero della nuova serie di Nova Historica è dedicata al 1919: Versailles e la nuova, fragilissima, Europa, la Chiesa che comincia a fare politica, Fiume, il Futurismo. E il Fascismo, la cui nascita è raccontata in un articolo di Gennaro Malgieri. A seguire il Fascismo canadese e quello libanese (con un’intervista esclusiva all’ex-presidente della Repubblica, Amin Gemayel) ma anche i protagonisti della resistenza fascista in Sardegna dal ’43; la prima puntata della storia del sindacalismo nazionale e rivoluzionario; i rapporti della Cia con l’extraparlamentarismo rosso italiano; il golpe antitaliano nella Jugoslavia filofascista del ’39; la vita all’interno del quotidiano romano Il Tempo raccontata da una delle sue firme più prestigiose, Francobaldo Chiocci; e molte recensioni di opere storiche italiane e straniere.
L’omaggio a Pound
Il fascicolo, di quasi 200 pagine, avrà un inserto a colori con alcuni dei manifesti più belli del periodo coloniale fascista e si concluderà con un Focus sul mondialismo, la sua storia e le sue caratteristiche, e con un omaggio a Ezra Pound. Un numero tutto da leggere e di cui parlare. Appuntamento il 10 aprile prossimo.