Rimborsopoli e foto osé, parla la Sarti: «Non sono ladra. Il mio ex? Malato di mente»
Prima la bufera sui rimborsi, poi la tempesta e per le sue foto osé fatte comparire online. Ad un mese e mezzo da quegli episodi l’onorevole Giulia Sarti, deputata Cinquestelle, è un misto di rabbia e di frustrazione. Il doppio imbarazzo le è già costata l’autosospensione dal MoVimento e la presidenza della commissione Giustizia della Camera. A precipitarla nel baratro, il suo ex-fidanzato, il romeno Bogdan Tibusche, alias Andrea De Girolamo, volto notissimo agli internauti grillini che ne apprezzavano le intemerate anti-Casta sul sito SocialTv Network. Ora, però, la Sarti ha deciso di interrompere il suo silenzio stampa e di raccontare la sua verità al Messaggero.
La Sarti intervistata dal Messaggero
Una chiacchierata nella quale l’ex presidente della commissione Giustizia spera nel perdono di Luigi Di Maio («certo, me lo auguro. Io so di non essere una ladra, e lo ripeto all’infinito») che aveva chiesto la sua espulsione (sulla quale, ora, decideranno i probiviri) e ripercorre i due casi spinosi che l’hanno vista protagonista e vittima del caos mediatico. «Non vivo più da un mese e mezzo», dice, ovvero da quando sono arrivati l’archiviazione dell’ex fidanzato Bogdan Tibusche sul caso rimborsi dei Cinquestelle, le sue conseguenti dimissioni, e qualche suo scatto molto privato. Fu proprio la Sarti ad accusa l’ex compagno di essersi intascato i soldi dei bonifici destinati al M5s per il fondo per la microimpresa. Poi la procura archiviò tutti. Ma lei non ci sta: «Basta leggere bene. Io non sono una ladra. Sono stanca. Ma molto arrabbiata, non ce la faccio più. Ho passato notti da incubo. Ma vado avanti, non mollo». E ancora: «Non vivo più da un mese e mezzo. Io vorrei lavorare, fare tante cose, impegnarmi come ho sempre fatto», e: «Io vorrei solo darmi da fare, invece mi è toccato scomparire e subire tutto questo fango. E questa aggressione contro di me. Violentissima».
«Spero nel perdono di Di Maio»
E su Bogdan Tibusche è più che secca e seccata: «Quello è malato di mente: prima mi ha accusata pubblicamente e poi mi ha difesa…». Infine, la Sarti storce il naso di fronte alla solidarietà che la politica le ha dimostrato:«Ma sono le stesse persone che mi hanno accusato di essere una ladra. Peggio, di essermi presa i soldi, di aver fatto una finta. Una cosa incredibile. Sono incavolata nera, per non dire altro…».
SE SEI STUPIDA PRIMA O POI NE PAGHI LE CONSEGUENZE. INVECE DI LAMEN-TARTI VAI A LAVORARE A NON NE PARLIAMO PIU’. INOLTRE LA PROSSIMA VOLTA CHE TI METTI CON UNO CERCA ALMENO CHE SIA UNA PERSONA PERBENE NON UN IMBECILLE QUALSIASI.