Rampelli: «Lo scaricabarile tra M5S e Lega è senza dignità. Roma non è una cavia»

15 Apr 2019 15:45 - di Fabio Marinangeli
Rampelli

«Roma non è una cavia, non sono ammesse sperimentazioni né strumentalizzazioni, non sono dignitosi gli scaricabarile tra M5S e Lega Nord cui stiamo assistendo». Lo afferma il deputato di Fdi e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. «Esiste un governo della città in mano ai Cinquestelle e un governo della nazione in mano anche alla Lega. Il momento per avere una città pulita, ordinata, senza degrado, con una dignitosa qualità della vita, con capacità di attrarre investitori e creare lavoro, ripulita da criminali e spacciatori, da immigrati irregolari e campi nomadi, è questo. A nessuno venga in mente di trasformarla in un teatro di battaglia tra Di Maio e Salvini. Il primo – continua Rampelli – è titolare del dicastero dello Sviluppo e deve porsi ora il problema di arginare il declino economico della capitale, di fermare il trasferimento in blocco del terziario a Milano e la fuga dei suoi talenti all’estero. Il secondo metta ora in campo altri 2000 uomini in divisa, apra nuovi commissariati di polizia in periferia, contrasti la devastante ondata di droga che ha invaso la città, spezzi le gambe a nuove e vecchie bande criminali che stanno rialzando la testa, stronchi immediatamente l’imbarazzante fenomeno dei roghi tossici, insieme alle filiere del traffico illegale di rifiuti e del commercio abusivo di marchi contraffatti».

«In qualità di segretario della Lega – dice ancora Rampelli – dia centralità alla Capitale e alle sue emergenze, sblocchi l’antica questione dei suoi poteri speciali e dei beni da trasferire da parte dello Stato centrale, eroghi senza i vecchi pregiudizi antiromani le risorse necessarie per onorare i suoi impegni nei confronti di cittadini sfiancati dai disservizi. Dimostri che prima di parlare di nuove autonomie differenziate per quelle regioni che risultano idrovore mangia soldi si pone il problema di come allineare Roma alle altre capitali europee, destinatarie di piani straordinari per miliardi di euro. Oppure taccia per sempre, altro che sindaco leghista…», conclude il vicepresidente della Camera.

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