Pressing su Salvini, sovranismo e nuova Europa. Giorgia Meloni conquista le prime pagine dei giornali

15 Apr 2019 11:18 - di Giovanna Taormina
Grande eco sulla stampa per la kermesse di Fratelli d’Italia a Torino. Due giorni intensi che hanno riempito le pagine di tutti i giornali nazionali. Il Tempo oggi titola Roma diventi la capitale d’Europa. La Meloni lancia da Torino la campagna per il 26 maggio. Più attenzione per l’Urbe. E a Salvini dice: “Al voto per scacciare i Cinquestelle”. E ancora: «Finisce con Giorgia Meloni assediata nella calca dei delegati che chiedono il selfie di rito. Finisce in un crescendo di decibel la due giorni da 2.000 presenze al Lingotto di Torino, in cui la leader FdI ha lanciato la sua sfida, alla conquista del campo (anche) tradizionalmente  definito moderato e all’europa per sgambettarne i potentati. Una sfida, ovviamente, giocata  sull’italianità. Poi il commento di Alessandro Giuli:  “Giorgia ha costruito un approdo per gli orfani del centrodestra”. «Giorgia – scrive Giuli – non vuole soltanto disarticolare l’alleanza di governo gialloverde, ha intenzioni più serie: costruire un cantiere politico nel quale attrarre le energie in dispersione dal berlusconismo senescente…». La Stampa titola Meloni e Toti archiviano Berlusconi. “Dopo le europee governo con la Lega”. E poi ancora: «Al Lingotto svolta di Fratelli d’Italia per catturare i voti dei moderati. Messaggio ai leghisti: mollate i grillini». Sul Giornale si legge: «Si avvicina il voto di maggio e sale il pressing della Meloni per convincere “l’amico Matteo” a mollare i cinquestelle e a tornare nel centrodestra, ma in una formula completamente rinnovata di tipo sovranista con l’apporto di forzisti delusi, a partire da Giovanni Toti». Libero titola Giorgia stuzzica Matteo: governiamo insieme. «Alle quindici mosse per cambiare l’Europa, le tesi del programma di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ne aggiunge un’altra: un governo con la Lega». Sul Messaggero si legge Meloni: Dopo le urne un governo FdI-Lega. E Roma capitale Ue. La leader FdI: «Elezioni politiche a seguire quelle europee». L’attacco frontale a Bruxelles: «Demoliremo l’euromostro». E poi ancora: Su alleanze e flat tax lanciata la sfida a Salvini: «Il Carroccio è populista, noi siamo sovranisti».  Mentre il Corriere della Sera titola: «Via tutti i vertici della Ue». «Sei un’ingenerosa». Lite tra Meloni e Forza Italia.E ancora: «FdI attacca Tajani. E Salvini: lascia i 5 Stelle e governa con noi». 

La convention di FdI: la rassegna stampa di domenica

 Anche domenica la convention di Fratelli d’Italia ha riempito le pagine dei giornali. Sul Tempo Alessandro Giuli loda la crescita del progetto politico di FdI, che «sta entrando nell’età adulta, stringendosi intorno alla guida della Meloni». Oggi il partito può vantare una solidità maturata nel tempo, che si riscontra in «una classe dirigente emersa con vigore dal sempre più asfittico paesaggio contemporaneo. Proprio su questo evento si concentra la stampa: Meloni accarezza Salvini su tasse e Tav. L’obiettivo: sganciarlo dal Movimento, titola il Fatto. FdI infatti punta ai temi su cui i gialloverdi sono divisi: “Sì Tav, più infrastrutture e meno tasse” è stato lo slogan della Meloni al Lingotto, che ha rilanciato il suo movimento: «Con buona pace di quelli che avevano diagnosticato la nostra prematura sconfitta, FdI c’è». Il Giornale evidenzia come il principale bersaglio della campagna elettorale siano i grillini: «Salvini è ostaggio del M5S e sta scivolando nel populismo. Voglio dirgli che errare è umano ma perseverare è diabolico: il contratto di governo sta già paralizzando l’Italia, non è certo un modello da esportare in Europa. Le alleanze vanno chiarite prima: dopo le europee credo che sia necessario tornare alle urne e creare una nuova maggioranza e un nuovo   governo senza i Cinque Stelle». Ma la Meloni ne ha pure per FI, «schierata con la Merkel, quindi per lo status quo, mentre noi in Europa vogliamo cambiare tutto, anche l’attuale presidente del Parlamento Ue», cioè l’azzurro Tajani. Anche il capogruppo Lollobrigida lo critica: «Qualcuno metta ordine alle confuse idee di FI, che a parole dice di voler cambiare l’Europa, ma nei fatti candida e difende Antonio Tajani, che certo non ha cambiato rotta» (anche su Gazzetta del Mezzogiorno). La Meloni punta quindi decisa a un governo Lega-FdI, dopo prevista crescita del proprio  movimento con le Europee (Libero, Messaggero, Stampa e QN, Verità). Il Fatto inoltre analizza anche la fuga di molti berlusconiani da FI, che spesso trovano un nuovo lido nel partito della Meloni, come nei casi più recenti e famosi di Gardini e Toti. Su quest’ultimo è critico l’editoriale di Sallusti sul Giornale, che titola: Non ci sono più i Toti di una volta, con accusa di contraddittorietà al governatore ligure, che afferma di votare Berlusconi alle europee, ma di sentirsi a casa con FdI.

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