Prato, la difesa della “prof”: «Liberatela, si deve curare». E il marito se ne va (per un po’)

8 Apr 2019 17:03 - di Natalia Delfino

Hanno puntato sulla volontà della donna di seguire un percorso terapeutico gli avvocati della 31enne di Prato arrestata per aver avuto rapporti sessuali con il ragazzo che oggi ha 15 anni e dal quale sette mesi fa ha avuto un bambino. I legali hanno presentato oggi istanza di revoca dei domiciliari al Tribunale del Riesame, che ora ha cinque giorni di tempo per rispondere. Secondo fonti vicine all’inchiesta, però, la decisione potrebbe arrivare anche prima. Intanto, è noto che la Procura ha dato parere negativo.

La difesa punta sulla terapia psichiatrica

«La signora non ha più avuto e non ha più cercato contatti con il ragazzo da quando ha avuto contezza del procedimento in corso», hanno dichiarato gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri al termine dell’udienza, durante la quale hanno discusso sulle esigenze cautelari che hanno motivato i domiciliari, chiedendo che la misura possa essere trasformata in un provvedimento che combini, insieme alla garanzia della parte offesa, anche le esigenze di cura manifestate dalla 31enne. Tra i motivi sottoposti ai giudici del Riesame per ottenere la revoca dei domiciliari, infatti, la difesa ha indicato anche la necessità che la donna segua una terapia psichiatrica, recandosi più volte in cura da un medico specialista.

Il marito si separa, ma solo «momentaneamente»

E proprio con le esigenze di cura gli avvocati hanno motivato anche l’allontanamento volontario del marito, a sua volta indagato dalla Procura di Prato con l’ipotesi di reato di alterazione di stato civile perché, secondo l’accusa, avrebbe riconosciuto il bambino pur sapendo che il padre era il ragazzino. «Moglie e marito hanno deciso di vivere momentaneamente separati per permettere alla signora di iniziare un processo interiore di riflessione e di affrontare nel miglior modo quello che sarà il percorso terapeutico che il tribunale ci consentirà di poter seguire. Su parere di esperti è stata consigliata una separazione momentanea dal coniuge che dia alla donna la possibilità di riflettere e di vivere con più tranquillità queste fasi», hanno sostenuto Alfano e Nistri, assicurando che il marito «sostiene la moglie perché c’è amore, sentimento e quant’altro», ma «nello stesso tempo disapprova quanto emerge dalla realtà processuale, e anche per questo quindi è consigliabile una separazione momentanea».

Lunedì l’interrogatorio del 15enne

Il 15enne di Prato, che secondo l’accusa fu sedotto dalla donna quando ancora non aveva compiuto 14 anni (circostanza che invece l’indagata nega), sarà, ascoltato dal giudice per le indagini preliminari lunedì 15 aprile, nel corso di un incidente probatorio in audizione protetta. L’interrogatorio si svolgerà al Tribunale di Prato. Al ragazzo saranno poste domande sia dai difensori della donna, sia dai sostituti procuratori di Prato Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli.

 

 

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