Parte la corsa alle europee di maggio: da domani conosceremo i simboli delle liste

6 Apr 2019 12:49 - di Redazione

Finalmente si parte con la macchina che ci porterà alle elezioni europee del 26 maggio. Domani e lunedì si presenteranno i simboli elettorali per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.
Nela stessa data si svolgeranno anche le elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali in oltre 3800 comuni. E ancora le elezioni suppletive in due collegi uninominali del Trentino-Alto Adige per la Camera dei deputati e le elezioni per il Presidente e il Consiglio regionale del Piemonte.

Restano cinque le circoscrizioni elettorali

Domenica 7 aprile (dalle 8 alle 20) e lunedì 8 aprile (dalle 8 alle 16), i partiti e i gruppi politici che intendono partecipare alle prossime elezioni del Parlamento europeo devono depositare presso il Ministero dell’Interno il contrassegno. Così distingueranno.  le liste dei candidati nelle cinque circoscrizioni in cui resta diviso il territorio nazionale.

I contrassegni depositati saranno esposti in apposite bacheche collocate al piano terra del Viminale.
Solo i partiti e i gruppi politici che avranno depositato i contrassegni al Ministero dell’Interno potranno presentare le liste dei candidati nei giorni di martedì 16 aprile e di mercoledì 17 aprile dalle 8 alle 20. Ma non più al Viminale, bensì presso le cancellerie delle Corti d’Appello di Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo, ove hanno sede gli Uffici elettorali circoscrizionali.

E poi i soliti ricorsi

Ovviamente ci sarà la consueta gara dei ricorsi contro la ricusazione dei simboli respinti dal ministero, ma è quanto accade ogni volta. I simboli che sopravviveranno al termine delle operazioni di deposito delle liste saranno comunque pochi rispetto ad altro tipo di elezioni. E’ infatti complesso il meccanismo legato alla raccolta di firme e per questo ogni forza politica cerca appigli nella possibilità di non dover raccogliere sottoscrizioni con deroghe di vario tipo. A frenare la corsa alla presentazione delle liste sarà poi il quorum elettorale, il 4 per cento, che rende ostica la corsa delle formazioni politiche minori, che punteranno su aggregazioni che non sempre hanno avuto fortuna.

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