Orrore a Cipro, ritrovato un corpo in un lago, serial killer confessa altri delitti: ha ucciso 5 donne e 2 bambine
Adescava le sue prede su siti di incontri, poi le uccideva senza pietà diventando il primo seria killer di Cipro: solo nelle ultime ore, dopo la sua confessione, è stato ritrovato il corpo di una delle donne da lui brutalmente assassinate, che ancora mancava l’appello. Già perché l’assassino, braccato e alla fine arrestato, ha già ammesso di aver ucciso, prima ancora che venisse ritrovato il corpo dell’ultima delle donne attirate dal serial killer nella sua trappola mortale, rinvenuto all’interno di una valigia in un lago artificiale di Cipro e portato nella capitale Nicosia per un’autopsia. Il mosaico investigativo si aggiorna dunque all’ultimo, macabro ritrovamento di resti martoriati che, secondo quanto riferito nelle ultime ore dalla radio di stato Rik, potrebbero appartenere alla quinta donna uccisa da un militare greco cipriota di 35 anni, che ha confessato l’omicidio di cinque donne e due bambine, diventando il primo seria killer di Cipro.
È un militare il primo serial killer di Cipro
Finora sono stati ritrovati quattro corpi, di cui tre nel lago artificiale, che si trova a Mitsero, 32 chilometri a ovest di Nicosia. Si pensa che il killer abbia preso di mira le donne straniere sull’isola tra il 2016 e il 2017. Tutte le vittime, tranne una, erano di origine asiatica, e almeno due di loro sono state conosciute su siti di incontri. Le autorità hanno concentrato le loro ricerche nel lago tossico, parte di una miniera di rame ormai dismessa, dopo che il 35enne ha detto agli investigatori di aver messo i corpi di tre delle sue vittime in valigie poi gettate in acqua. Si ritiene che si tratti Maricar Valtez Arquiola, 31 anni, delle Filippine; Florentina Bunea, 36 anni, dalla Romania, e la figlia di 8 anni di Bunea, Elena Natalia. Arquiola è scomparsa dal dicembre 2017, mentre madre e figlia sono scomparse a settembre 2016.
Le sue vittime, quasi tutte asiatiche, adescate su siti d’incontri
Il caso è venuto alla luce con la scoperta, il 14 aprile, del corpo legato della 38enne Mary Rose Tiburcio, delle Filippine, in una conduttura allagata vicino al lago. Le indagini hanno portato all’arresto del militare prima che il corpo di una seconda donna, che si pensa sia la 28enne filippina Arian Palanas Lozano, venisse ritrovato il 20 aprile. La polizia ha detto che il sospettato ha ammesso di aver uccise entrambe le donne e credono che abbia anche ucciso la figlia di Tiburcio di 6 anni, Sierra, il cui caso, però, al momento rimane ancora tra i dispersi. L’indagine su scomparse e delitti ha registrato un’accelerazione, soprattutto dopo la confessione dell’uomo che, giovedì scorso, ha ammesso di aver ucciso in tutto cinque donne e due delle loro figlie. Il sospetto, che non è stato ufficialmente nominato perché non è stato ancora accusato, ha anche portato gli investigatori a un poligono militare in cui i resti decomposti di una donna sono stati scoperti in un pozzo. I funzionari hanno detto che il corpo potrebbe essere quelli di Ashita Khadka Bista, dal Nepal. Ma il cerchio ancora non può considerarsi chiuso…