Orrore a Caserta, immigrato 49enne stupra una ragazzina 13enne: gli abusi inflitti per 4 anni

18 Apr 2019 13:50 - di Redazione

Orrore a Caserta, un immigrato 49enne stupra una ragazzina 13enne: per 4, interminabili, anni. Un orrore reiterato a lungo, con la ragazzina costretta a subire gli abusi dell’uomo nel silenzio e nel terrore, per settimane, che diventano mesi, e poi anni di dolore e di violenze, senza che quella tortura finisse. E la vittima ha solo 13 anni…

Immigrato 49enne ai domiciliari: ha stuprato per 4 anni una ragazzina

Una storia di violenze e abusi agiti da un 49enne romeno, arrestato per violenza sessuale ai danni di una minorenne. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti al lavoro sul caso l’uomo, di origine rumena, residente a Bellona (in provincia di Caserta), seco do l’accusa avrebbe costretto per 4 anni la sua vittima – una ragazzina, minore di 13 anni – a subire ripetuti rapporti sessuali. Per questo nella giornata di ieri, successivamente al decreto di fermo disposto dal pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’immigrato è finito agli arresti domiciliari. Il fermo è scaturito dalla denuncia sporta il 22 marzo scorso dai genitori della ragazzina, anche loro di origine rumena, che riferivano quanto appreso dalla figlia, cioè che il 49enne a partire dal 2014 e fino a ottobre 2018, aveva costretto la minorenne a subire ripetuti atti sessuali.

La vittima ascoltata in audizione protetta: il racconto, le accuse

Alla denuncia dei genitori è seguita l’audizione della vittima minorenne, la quale avrebbe drammaticamente confermato le accuse al pm, avvalorando la sua denuncia con preziosi dettagli andati a rafforzare le sue dichiarazioni e l’intero quadro probatorio. Nel corso dell’esecuzione del fermo si è inoltre proceduto alla perquisizione dell’abitazione dell’orco e dell’autovettura, oltre che al sequestro di un sistema di registrazione per video-sorveglianza, oltre che di uno sfollagente telescopico in ferro. Elementi che potrebbero finire nell’inchiesta e aumentando eventualmente responsabilità e gravità della  drammatica vicenda.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *