Oreste Scalzone come Salvini: il 25 aprile non marcio con l’Anpi. Roba da museo

23 Apr 2019 14:04 - di Redazione

“In piazze e cortei di ‘Nuova Anpi’ dove aleggiano gli Smuraglia (Carlo Smuraglia è il presidente dell’Anpi, ndr) non mi ritrovo neanche per fischiare o come presenza critica o contestatrice”. A parlare è Oreste Scalzone ex leader di Potere Operaio, sentito da Adnkronos sul tema 25 aprile e i modi per festeggiarlo correttamente.

A Scalzone, par di capire, l’Anpi come Resistenza istituzionale, coi suoi pennacchi e le sue marcette, non interessa. Lui, da buon rivoluzionario, preferirebbe occupare case, fare casino nei centri di accoglienza per migranti o anche stare accanto ai diseredati di Torre Maura. “Ecco, lì è il nostro 25 aprile: campo di battaglia concreta e non di celebrazioni da museo, peggio che niente”. In pratica, da autentico “compagno” che si richiama all’eredità partigiana, Scalzone detesta l’attuale retorica sul 25 aprile, in questo manifestando un’allergia che è la stessa di Matteo Salvini verso i rituali ufficiali e imposti.

“Quello che dice Oreste Scalzone sono problemi suoi. Noi sappiamo che la nostra è una battaglia molto dura” replica Luigi Giannattasio, presidente dell’Anpi Salerno. “Nel frattempo ci troviamo in un’Italia in cui accadono sempre più episodi di fascismo e razzismo – prosegue Giannattasio – e tutto ciò va contrastato e in questo, molte volte, ci troviamo da soli”.

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *