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Omicidio di Sara, il pg vuole un nuovo processo di Appello: «Non fu gelosia, ergastolo per l’ex fidanzato»

Omicidio di Sara, il pg vuole un nuovo processo di Appello: «Non fu gelosia, ergastolo per l’ex fidanzato»

Cronaca - di Renato Fratello - 12 Aprile 2019 - AGGIORNATO 12 Aprile 2019 alle 18:39

Processo in appello da rifare per valutare la condanna all’ergastolo per Vincenzo Paduano, il vigilante 28enne in carcere per aver ucciso e dato alle fiamme l’ex fidanzata Sara Di Pietrantonio il 29 maggio 2016 in via della Magliana. Secondo il pg Stefano Tucci, accogliendo il ricorso del procuratore generale di Roma e rigettando quello della difesa di Paduano, occorre quantificare la pena relativa allo stalking che deve essere considerato come reato autonomo e non assorbito in altri.

Omicidio di Sara Di Pietrantonio, la requisitoria del pg

Il pg, nell’udienza, ha chiesto alla I sezione penale della Cassazione nelle sue conclusioni l’annullamento con rinvio “limitatamente alla pena” della sentenza della prima Corte d’assise d’appello di Roma che lo scorso maggio ha condannato a 30 anni Paduano, a cui era stato, invece, inflitto l’ergastolo in primo grado.

Secondo il pg della Cassazione, «la condotta di Vincenzo Paduano è stata originata da spirito punitivo e non da un impeto di gelosia» nei confronti di Sara. «Voleva esercitare dominio di possesso sulla vittima controllando ogni suo spostamento – ha sottolineato – Tutti gli elementi raccolti non consentono alcun ragionevole dubbio» sulla fondatezza delle aggravanti, ha spiegato il pg nella requisitoria.

 

 

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