Nuove norme di contrasto alla pirateria online: Butti (FdI) chiede di introdurre il sistema inglese
Sono necessarie nuove norme di contrasto contro la fruizione illegale di contenuti trasmessi o diffusi in diretta (Iptv illegali) tutelati dal diritto d’autore e dai diritti connessi. Una proposta di legge in tal senso è stata presentata da Alessio Butti (FdI) che in premessa spiega cosa sono le Iptv, cioè servizi di streaming con i quali gli utenti fruiscono, previo il pagamento di un abbonamento, della visione di tutti i canali delle migliori Pay TV nazionali ed internazionali, e in particolare delle dirette di eventi sportivi della Serie A o della Champions League, nonché di prime visioni cinematografiche. Un mercato che coinvolge circa 1 milione e mezzo di utenti abusivi e che vede il coinvolgimento della criminalità organizzata.
Il mercato delle IPTV illegali rischia di dare il colpo definitivo al sistema delle comunicazioni in Italia, tenuto conto, fra l’altro, delle evoluzioni di tale mercato a partire dal 2020 con l’ingresso del 5G (la rete di nuova generazione). La proposta di legge è finalizzata a introdurre il sistema inglese di “live blocking order”: i titolari dei diritti compilano una lista dei server sospetti e chiedono al giudice, all’inizio della stagione, un’ingiunzione che viene notificata agli ISP (internet service provider). La black list viene aggiornata di settimana in settimana in modo da facilitare gli ISP nella identificazione dei nuovi server per il bloccaggio, permettendo allo stesso tempo il controllo dei precedenti server in lista, senza bloccarli ma tenendoli sotto sorveglianza. Introducendo questo sistema in Italia, anziché rivolgersi a un giudice, si dovrà fare riferimento all’Agcom. Sono introdotte inoltre specifiche sanzioni, sia penali che amministrative, nei confronti degli ISP, dei motori di ricerca e dei social network che non rispettano l’ordine di blocco dell’AGCOM.