Meloni: «Basta con i Cinquestelle al governo, bisogna andare a nuove elezioni» (video)
È possibile un governo Salvini-Meloni al posto di un esecutivo Salvini-Di Maio? «E quello per cui lavoriamo, questo governo obiettivamente non sta funzionando e il nostro obiettivo è costruire una maggioranza alternativa, un’alternativa è possibile», spiega Giorgia Meloni dai microfoni di Rtl 102.5 sottolineando l’aumento di consensi del partito che, stando agli ultimi sondaggi, ha superato la soglia del 6 per cento. «Visto i risultati di Fdi che continua a crescere –aggiunge – obiettivamente ci sarà spazio anche a livello nazionale per costruire con noi una maggioranza alternativa».
Meloni: sto lavorando per un governo con Salvini
Sui continui bracci di ferro tra Lega e 5Stelle che stanno logorando l’esecutivo non ha dubbi: bisogna tornare al voto per far nascere un governo, espressione della volontà popolare. La Meloni non pensa a rimpasti o a manovre post- europee: «Abbiamo visto che fine hanno fatto i governi che non sono frutto di una maggioranza scelta dagli elettori che non nasce da una campagna elettorale coesa. Per fare un nuovo governo, ci voglio delle elezioni. Si deve votare il prima possibile, è meglio che questo governo lasci il passo a un altro, proprio per venire incontro alle esigenze economiche del Paese», spiega la leader di Fratelli d’Italia che torna a bocciare senza sconti il Def («abbiamo un governo che ha presentato due settimane fa un Documento economico e finanziario, che dovrebbe illustrare la politica economica, dove non c’è una parola sul paventato aumento dell’Iva che metterebbe definitivamente in ginocchio il Paese).
Basta con i 5Stelle, serve un’altra maggioranza
«Tanti cittadini che incontro mi dicono “basta con i Cinquestelle al governo”. A loro e a tutti gli italiani che la pensano allo stesso modo dico di votare il 26 maggio per Fratelli d’Italia: in questo modo costruiranno i presupposti per un’altra maggioranza. E ovviamente ognuno dovrà poi fare i conti con la maggioranza che chiedono gli italiani al governo». Il matrimonio innaturale tra Salvini e Di Maio è fallito, come era chiaro fin dagli esordi. Serve un’alternativa credibile, dice confermando il disegno politico per rifondare un nuovo centrodestra all’interno della proposta sovranista e conservatrice.
Niente talent politici, il merito si misura con il consenso
Infine una risposta all’amico Giovanni Toti che, intervistato dal Corriere della Sera ha parlato di un talent politico con Forza Italia, Meloni e liste civiche. «Ho grande rispetto per Toti, con il quale, come si sa, condivido tantissime cose, ma diciamo che di talent la politica ne ha visti troppi e abbiamo anche visto i risultati. Poi – aggiunge – io non sono Meloni, sono un partito politico quotato al 6 per cento, intenzionato a costruire un secondo grande movimento nell’ambito del centrodesta che raccolga l’eredità della destra italiana e si apra ad altri percorsi. Sono disponibile a fare le primarie e a tutto quello che è necessario, la meritocrazia in politica si misura col consenso e alla gente improvvisata preferisco le persone che hanno fatto la gavetta e hanno lavorato sodo prima di arrivare a ricoprire incarichi di responsabilità». Infine un passaggio sulla Capitale, in queste ore tornata nel mirino di Salvini per il no al Salva-Roma. Si candiderà a sindaco? «Sono un militante politico, faccio quel che c’è da fare nel momento in cui c’è da farlo», taglia corto la leader di Fratelli d’Italia, «il tema del sindaco a occhio, non è un tema che si pone oggi, vedremo quando si porrà… Ora sono impegnatissima per le prossime europee. Il vento ci porterà dove vogliono gli italiani».
(Vam/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 23-APR-19 09:07