Meloni al “Vinitaly”: «In difesa delle nostre eccellenze. Il governo? Dopo le Europee potrebbe sparire» (video)
«Non è un bene per l’Italia vedere un governo che non è più capace di risolvere alcune questioni e che rimanda tutti i temi importanti a dopo le Europee e quindi di fatto blocca l’Italia per qualche mese», è il primo accento critico che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, affida ai giornalisti a margine di “Vinitaly”, la rassegna enologica che raccoglie e valorizza le eccellenze italiane nel mondo. «Dopo il voto il governo potrebbe non esserci più…», aggiunge.
Ieri, a Verona, era stato Matteo Salvini a pungolare a distanza il suo stesso governo chiedendogli un’accelerazione sul fronte della pressione fiscale.
La Meloni, ovviamente, si aspetta che il leader leghista ne tiri le conseguenze: «Ho sentito qui al Vinitaly Salvini annunciare che nel Def ci sarà la flat tax. Speriamo che abbia parlato ‘in vino veritas‘ perché due settimane fa la maggioranza ha bocciato la mozione di Fratelli d’Italia per introdurre la flat tax e dire no allo split payment e alla fatturazione elettronica, che impatta in particolare sulle piccole imprese», spiega la presidente di Fratelli d’Italia. «Su questi temi – conclude – continueremo a dare battaglia e ne parleremo il 13 e il 14 aprile alla nostra conferenza programmatica a Torino, città simbolo di quell’Italia che chiede più sviluppo, infrastrutture, crescita e uno Stato che creda nelle sue imprese».
Fratelli d’Italia in difesa del made in Italy
Nel merito dell’evento, la Meloni (in basso il video) ha ribadito la linea in difesa del made in Italy: «Sono qui oggi per ringraziare le imprese vitivinicole italiane per aver fatto del nostro vino un incredibile ambasciatore dell’eccellenza italiana nel mondo. Sono qui anche a ribadire il sostegno di Fratelli d’Italia per un comparto che merita attenzione anche quando si spengono i riflettori sul Vinitaly». Nel dettaglio, aggiunge, “sono molte le questioni sulle quali Fratelli d’Italia intende lavorare: dal taglio della burocrazia, questione sentitissima da questi operatori, alla tutela del marchio nel mondo e delle specificità in Italia, dalla lotta alla contraffazione e alla concorrenza sleale a un sistema di promozione unitario che faccia venire in Italia i grandi compratori internazionali, fino alla formazione degli ambasciatori del vino italiano nel mondo – ha spiegato il leader di FdI – Se i produttori del settore vitivinicolo sono riusciti a fare del vino italiano il primo nel mondo nonostante i bastoni tra le ruote messi continuamente dallo Stato, figuriamoci cosa potrebbero fare con un po’ di sostegno reale»’, ha concluso Giorgia Meloni.
La Meloni critica sull’autonomia
«Presidenzialismo e federalismo: sull’autonomia la posizione di Fratelli d’Italia è sempre la stessa. È quella del governo che continua a cambiare e ancora non si è capito cosa intendano fare. Questo è il risultato di fare governi tra persone che la pensano in maniera diametralmente opposta tra loro e vedrete che anche questo tema verrà rimandato a dopo le europee, come tutte le decisioni importanti», ha poi aggiunto la presidente di Fratelli d’Italia, intervenendo sui temi legati al nuovo progetto tanto a cuore ai leghisti.