Marino al vetriolo, distrugge in un sol colpo Renzi, Orfini e Zingaretti

11 Apr 2019 12:43 - di Alberto Consoli

Ignazio Marino è una furia, vuota il sacco, è un fiume in piena colmo di livore contro il Pd. Volano parole grosse a dimostrazione che nella famiglia del “parenti-serpenti” è un eufemismo.  Ora e sempre. «Nemmeno Zingaretti mi sostenne», accusa Marino. «Dal M5S solo disonestà intellettuale», dice secco ai pentastellati. Ne ha per tutti, ma il veleno dell’ex sindaco di Roma  tocca per primi Renzi e Orfini. «Il primo ha distrutto il Pd, lacerato il centrosinistra e consegnato il Paese alla destra, sovranista e populista». Renzi è paragonato alla “peste” come il cataclisma che ha inghiottito il partito. Orfini non è dipinto in maniera meno nefasta: «Il secondo ha perso miseramente le elezioni a Roma. Che vuole commentare? Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa», dice Igazio Marino intervistato da Messaggero e Stampa, agli ex vertici del Pd, che all’indomani della sua assoluzione, hanno affermato che cadde non per gli scontrini ma perché non adeguato a quel ruolo.

«Renzi di Roma non ha mai capito niente»

Alla Stampa Marino afferma che Renzi «su Roma era mal consigliato e non sapeva, e non sa nulla della Capitale». Secondo Marino, Renzi avrebe potuto «essere di aiuto, non lo ha fatto. Ha preferito ascoltare Orfini e compagnia che poi hanno perso le elezioni».

«Zigaretti non ha mosso un dito per me»

Dopo di me i disastri. Ne ha hanche per il nuovo corso. Di Zingaretti, l’ex sindaco di Roma ha parole dure. Non ha mai mosso un dito pr lui: «Certamente non ricordo un suo sostegno al momento in cui il Pd decise di andare da un notaio per far cadere la Giunta». Al quotidiano romano aggiunge, dipingendone un quadro molto negativo: «Nicola Zingaretti ha fatto Nicola Zingaretti, lui non sostiene, non attacca – dice -. Sta in equilibrio. Io non sono così, ma capisco che il suo modo di agire possa risultare più efficace nel sistema politico italiano».

Marino: «Il M5S è in malafede»

Quanto al Movimento 5 Stelle, dice: «Io non ho risentimento, sono deluso e amareggiato per la malafede e la disonestà intellettuale dei grillini». Alla domanda come vede Roma, risponde secco: «Mi pare che i romani e le romane la vedano male, non solo sporca e piena di buche, ma disgregata, decadente, senza prospettiva, violenta. Di questo la sindaca ha la piena responsabilità politica».

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