L’Isis diffonde la foto degli attentatori dello Sri Lanka. La moglie di un terrorista si fa esplodere con due figli
L’agenzia di notizie dello Stato Islamico, Amaq, ha diffuso un video degli attentatori dello Sri Lanka che giurano fedeltà al leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi e una loro foto. Lo ha reso noto su Twitter Rita Katz, direttore del Site intelligence group che monitora i siti jihadisti. Nel video di 59 secondi si vedono sette uomini con il volto coperto e lunghe vesti scure che prestano giuramento davanti ad un ottavo uomo, la presunta mente dell’attentato, Zahran Hashim, l’unico di cui si vede il volto. I sette, con al centro sempre Hashim, compaiono in una foto diffusa in precedenza da Amaq. Gli uomini sono tutti in piedi con una bandiera dell’Isis sullo sfondo e sette hanno il volto coperto. La rivendicazione dell’attentato di Pasqua diffusa da Amaq, riferisce Rita Katz, contiene i soprannomi da battaglia dei sette presunti attentatori, indicati come Abu Ubayda, Abu al-Mukhtar, Abu Khalil, Abu Hamza, Abu al-Bara’a, Abu Muhammad, e Abu Abdullah. Le stragi sarebbero una vendetta per gli attentati di Criostchurch, in Nuova Zelanda, alla moschea. Intanto si apprende che al centro dell’inchiesta sugli attentati di Pasqua vi sono due fratelli suicidi. Lo scrive Le Figaro citando fonti della polizia impegnata nell’indagine sugli attacchi terroristici in due chiese e tre alberghi di lusso in Sri Lanka. Di età compresa fra i 20 e i 30 anni, i due fratelli – di cui non è stato rivelato il nome – erano figli di un agiato commerciante di spezie e dirigevano una cellula terroristica a carattere famigliare in seno al National Thowheeth Jama’ath (Ntj), gruppo terrorista islamico. Le autorità attribuiscono gli attentati a questo gruppo islamista locale, anche se l’unica rivendicazione, che è arrivata oggi, è quella dello Stato Islamico. I due fratelli avevano riservato stanze per sabato notte in due gli alberghi colpiti, lo Shangri-la e il Cinnamon Grand, e si sono fatti esplodere la mattina dopo davanti al buffet della colazione. Uno dei due si era registrato con il suo vero nome e indirizzo. Poche ore dopo l’attentato, la polizia è arrivata alla sua abitazione. Alla vista degli agenti, la moglie “ha azionato un esplosivo e si è uccisa con i due figlioletti”, facendo crollare il soffitto e provocando anche la morte di tre agenti, ha riferito una fonte della polizia. Fra i 40 arrestati per gli attentati vi sono diversi membri della famiglia dei due fratelli. Non è chiaro al momento se gli attacchi provengano solo da questa cellula terroristica a carattere famigliare o se vi siano stati altri gruppi ad essa coordinata.