Lega-M5s, dopo il “caso Siri” e il “Salva Roma” lo scontro si sposta sui clandestini: e si litiga sui numeri
Non c’è pace tra gli ulivi di Palazzo Chigi: caso Siri, “Salva Roma” e ora persino la questione “migranti”, irrompono ed esasperano clima e toni del già aspro confronto in atto tra Lega e M5S. E mentre la battaglia a colpi di botta e risposta si arena un po’ sulle stesse argomentazioni di parte per quel che concerne i primi due motivi del contendere appena elencati, sulla vertenza clandestini i pentastellati intervengono sostenendo una discrepanza rispetto a quanto sostenuto in un primo momento riguardo il dato sugli irregolari fornito dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini che, al termine della riunione su sicurezza, terrorismo, estremismo islamico e immigrazione, che si è tenuta al Viminale, ha dichiarato: «Dal combinato dei dati degli ultimi 4 anni e mezzo emerge che in Italia si ha una clandestinità di 90.000 soggetti massimo essendo pessimisti», ha sostenuto il vicepremier, aggiungendo peraltro a stretto giro che, «il numero di irregolari che si stima siano presenti sul nostro territorio è molto più basso anche rispetto a quanto potessi presumere».