Lara Comi (FI) vittima di stalking: «Un incubo senza fine, chi mi perseguita non si ferma»

10 Apr 2019 20:05 - di Paolo Sturaro

Il Tribunale di Busto Arsizio ha emesso un provvedimento di obbligo di firma nei confronti di Giovanni Bernardini, imprenditore di Jesolo (Venezia), per aver continuato a perseguitare l’europarlamentare di Forza Italia Laura Comi, nonostante fosse già stato condannato per fatti analoghi. Bernardini aveva infatti riportato a settembre dallo stesso Tribunale dieci mesi per stalking nei confronti di Comi. L’uomo, secondo quanto emerso dagli atti del giudice, avrebbe utilizzato un profilo falso sui social per tentare di contattare ininterrottamente l’europarlamentare fino al fine marzo, nonostante la condanna. «Deve presentarsi ogni giorno presso l’autorità di Polizia», scrive il giudice nella sua ordinanza, dove precisa «con l’avvertenza che, in caso di trasgressione delle misure cautelari in atto, potrà essere disposta la sostituzione con altra misura più grave, anche di tipo custodiale».

Il racconto di Lara Comi: non ce la faccio più

«Con lo stalking l’incubo non ha fine, come purtroppo avevo a suo tempo previsto. Svariate denunce e due condanne non sono bastate a fermare lo stalker, che ha continuato a palesarsi con la sua pressione psicologica attraverso un profilo falso sui social, nonostante le misure restrittive, tra cui un divieto di avvicinamento», le parole di Lara Comi. «Ringrazio la magistratura e le forze dell’ordine – aggiunge – per la sensibilità mostrata anche in questa occasione, ma continuo a credere, forte di questa esperienza, che su questo tema tutti debbano fare di più, da un lato il legislatore introducendo norme più severe, dall’altro le piattaforme dei social network per introdurre sistemi più efficaci contro gli abusi e la diffusione di falsi profili».

 

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