L’Agcom contro la chiusura di Radio Radicale: una lettera al governo chiede la proroga della convezione
L’Agcom si schiera contro la chiusura di Radio Radicale, dopo la decisione dell’esecutivo di non rinnovare la convenzione. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha scritto una lettera al governo auspicando, «nelle more di una complessiva e non più rinviabile riforma della materia, che al fine di assicurare la continuità di un servizio di interesse generale, il governo possa prorogare l’attuale convenzione, quanto meno fino al completamento della definizione dei criteri e delle procedure di assegnazione».
Agicom contro la chiusura di Radio Radicale. Anche la Fnsi contro “la logica dei tagli e dei bavagli”
Nell’esercizio dei poteri di segnalazione, dunque, l’Autorità ha inviato al governo «una segnalazione urgente intesa a formulare alcune osservazioni e proposte di intervento in materia di affidamento di una rete radiofonica dedicata ai lavori parlamentari, nonché all’identificazione di un servizio media radiofonico e multimediale destinato all’informazione istituzionale con finalità di interesse generale». citazioni a parte, insomma, in poche parole l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni chiede espressamente all’esecutivo in carica una sospensione di giudizio sulla chiusura della storica emittente, e sulla vexata questio intervengono tempestavimente anche anche Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi: «Non possiamo non sottolineare come questa sia anche la posizione della Federazione nazionale della Stampa italiana che, sin dal primo momento, ha rifiutato la logica dei tagli e dei bavagli resi già operativi senza che neppure siano stati indicati i percorsi alternativi», affermano i due vertici della Federazione nazionale della stampa in una nota.
In una nota della Fnsi a sostegno della mozione dell’Agcom l’invito alla “valorizzazione delle differenze”
Una nota in cui la Fnsi sottolinea peraltro come quella del governo sia «una procedura che va nella direzione opposta e contraria a quella valorizzazione delle differenze e delle diversità che sono alla base dell’articolo 21 della Costituzione e che, non casualmente, sono state più volte richiamate dal Presidente della Repubblica. Ci auguriamo che chi – conclude la Fnsi attraverso le parole dei suoi due rappresentanti – in questi giorni, anche all’interno del Governo e della maggioranza, ha solidarizzato con Radio Radicale voglia ora dare un seguito legislativo all’autorevole parere dell’Agcom». E a buon intenditor, poche parole e un invito concreto a rispondere con i fatti…