L’accusa, non ha mosso un dito durante il massacro: arrestata la madre di Giuseppe, ammazzato di botte dal patrigno

11 Apr 2019 14:56 - di Redazione

In molti, e già a poche ore dalla tragedia, hanno visto una co-responsabilità della mamma nella morte del piccolo Giuseppe, il bimbo di 7 anni ucciso a Cardito a schiaffi, calci e pugni. In molti all’apprendere quella notizia, hanno provato sconcerto, prima, e una grande rabbia, poi, per quel massacro avvenuto in presenza della donna, incapace in altre circostanze come quella avvenute spesso prima, di reagire, di opposri alla violenza di quell’uomo che gli stava uccidendo il figlio. In molti si sono chiesti cosa avrebbe potuto o dovuto fare lei, Valentina Casa, compagna del mostro e madre della sua giovanissima vittima, che oggi è stata arrestata.

Omicidio di Giuseppe, il piccolo ammazzato di botte dal patrigno

La donna, 30enne residente a Massa Lubrense, a quanto spiega la procura in una nota, è gravemente indiziata dei reati di omicidio aggravato dai futili motivi, dalla crudeltà e dall’abuso delle relazioni domestiche, nei confronti del figlio Giuseppe, di tentato omicidio aggravato dalle medesime circostanze nei confronti della figlia primogenita e di maltrattamento aggravato nei confronti dei tre figli. Da quanto emerso durante gli accertamenti, infatti, la donna sarebbe rimasta inerte mentre il compagno, Essobti Badre Tony, colpiva con violenza i figli. Invece di provare a bloccare la furia omicida dell’uomo, secondo l’accusa, la donna avrebbe provato ad occultare le prove delle violenze perpetrate dal compagno nei confronti dei figli e, quando sono intervenuti gli investigatori, avrebbe addirittura provato, almeno inizialmente, a negare il coinvolgimento dell’uomo nelle violenze.

Arrestata la madre: sarebbe rimasta inerte durante il massacro

Poi però, via via che le indagini andavano avanti ed entravano nel merito della vicenda omicidiaria, gli inquirenti al lavoro sul caso hanno raccolto le dichiarazioni dei vicini di casa degli indagati e delle insegnanti dei bambini, ed è emerso che i maltrattamenti nei confronti dei piccoli erano frequenti. Più volte, infatti, a detta delle persone interpellate sul caso, sono state notate ecchimosi sul volto e sul corpo dei bimbi, che inoltre, secondo i testimoni, apparivano abbandonati a loro stessi e poco curati

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