La flat tax divide la Lega da Forza Italia: Gli “azzurri”: «È scritta sulla sabbia»

9 Apr 2019 12:47 - di Valerio Falerni
Flat tax

Arrivano soprattutto da Forza Italia le bordate più pesanti contro la flat tax,  antico cavallo di battaglia del centrodestra, riportato a nuova vita da Salvini in prossimità delle elezioni europee del prossimo maggio. E si capisce: l’idea di una tassa piatta per ridurre la pressione fiscale e far emergere le micidiali sacche di evasione annidate ovunque in Italia era un caposaldo della rivoluzione liberale di Berlusconi, il pilastro del “nuovo miracolo italiano” che nel 1994 gonfiò di voti il movimento del Cavaliere portandolo contro ogni previsione a varcare da trionfatore il portone di Palazzo Chigi. Vederla oggi riaffiorare sulle labbra del Salvini alleato dei Cinquestelle è, per gli “azzurri”, come bestemmiare in chiesa: blasfemia allo stato puro.

Il leghista Siri: «Flat tax subito nel Def»

Da qui il fuoco di fila verso la flat tax, che proprio in queste ore, in un’intervista al Corriere della Sera, il leghista Armando Siri ha salutato come il «punto di forza per la crescita» e, come tale, da inserire subito nel Def come «elemento qualificante». L’ostacolo è ancora una volta Tria, che sul punto predica prudenza («siamo in regime di bassa crescita: per tagliare le tasse bisogna tagliare anche la spesa»). «Proprio perché il Paese non cresce c’è bisogno della flat tax», replica Siri, che aggiunge: «È come dire al malato, che sta morendo perché non ha i soldi per comprarsi l’antibiotico, di prendere l’aspirina perché costa meno».

I forzisti: «Solo propaganda. I soldi non ci sono»

Forza Italia non ne è fatto convinta: «La flat tax sarà scritta sulla sabbia», attacca da Montecitorio il capogruppo Maria Stella Gelmini: «Con la crescita allo 0,1 per cento, il deficit al 2,4 – aggiunge – è chiaro che le risorse non ci sono».  «È un’altra brutta fiction», le fa eco dal Senato la sua omologa Annamaria Bernini, che punta il dito contro gli screzi quotidiani all’interno della maggioranza giallo-verde. In realtà, le coperture non ci sarebbero perché c’è da scongiurare l’aumento dell’Iva per un totale di 23,6 miliardi di euro. «Ma la propaganda prevale sempre sulla realtà», aggiunge. «Continuare a buttare miliardi in misure sbagliate, solo perché suonano bene in ottica di propaganda, è veramente un delitto» rincara la dose Renato Brunetta, l’unico ad attaccare nel merito la flat tax di Salvini: «Non offre – spiega il responsabile economico di Forza Italia – alcun aiuto alle famiglie monoreddito fino a 25mila euro, mantiene scarsamente significativa la rilevanza fiscale dei figli e addirittura incentiva pesantemente la separazione delle famiglie bi-reddito che hanno due redditi individualmente sotto i 50mila euro, ma che sommati superano la soglia».

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