Istat: ancora in calo la fiducia dei consumatori e delle imprese. La più bassa dal 2017
Ad aprile ancora in calo l’indice del clima di fiducia dei consumatori (per il terzo mese di fila e al livello più basso da agosto 2017) e quello delle imprese. I dati appena diffusi dall’Istat mostrano una diminuzione della fiducia dei consumatori da 111,2 a 110,5 punti mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese passa da 99,1 a 98,7.
Per quanto riguarda i consumatori si registra un deterioramento di tutte le sue componenti: il clima economico (da 123,8 a 122,6), personale (da 106,8 a 105,9) e corrente (da 107,8 a 106,9) registrano le flessioni più marcate mentre una diminuzione più contenuta si registra per il clima futuro (da 115,9 a 115,6). Quanto alle imprese, l’indice di fiducia diminuisce in quasi tutti i settori, ma con intensità diverse. Nella manifattura la flessione è lieve, con l’indice che passa da 100,8 a 100,6, nei servizi risulta più consistente (da 100,1 a 99,0) e nel commercio al dettaglio è più marcata (da 105,3 a 101,4). Fanno eccezione le costruzioni dove l’indice aumenta da 140,3 a 141,2.Nella manifattura L’Istat rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione unitamente a una diminuzione del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nelle costruzioni la dinamica positiva dell’indice riflette il miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini.
Allarme Istat: cala la fiducia dei consumatori e delle imprese
Nei servizi il dato registra un peggioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; invece si segnala un aumento delle attese sugli ordini. Con riferimento al commercio al dettaglio, il marcato calo dell’indice è la sintesi di un’evoluzione negativa sia dei giudizi sulle vendite, il cui saldo torna negativo per la prima volta da giugno 2018, sia delle relative attese; il saldo delle valutazioni sul livello delle giacenze diminuisce. Commentando i dati l’Istat registra una conferma della «debolezza dell’attuale fase ciclica, pur lasciando intravedere qualche segnale positivo nei servizi e nelle costruzioni, dove migliorano le aspettative sugli ordini e la domanda. Invece, si delinea uno scenario complessivamente incerto sia nel commercio sia nel settore manifatturiero, nel quale si registra un calo contenuto dell’indice».