Infrastrutture e ambiente, binomio possibile: nuove iniziative in memoria di Altero Matteoli

8 Apr 2019 15:09 - di Caterina Ronchieri

A poco più di un anno dalla sua tragica scomparsa,  l'”Associazione Altero Matteoli, per la Libertà e il Bene Comune” – che lo ricorda  che vede nel consiglio direttivo anche il figlio del senatore, Federico Matteoli –  annuncia di voler proseguire con nuove iniziative. Lo scopo dell’associazione è quello di mantenere in vita la visione che aveva Matteoli delle infrastrutture del nostro Paese, in cui lo sviluppo tecnologico sia in armonia con la tutela dell’ambiente. Non in antitesi. Matteoli pensava che infrastrutture moderne ed efficaci fossero l’unico possibile volano per un paese moderno, che rappresentino una spinta all’economia e portino a significativi aumenti di PIL.  Aveva una chiara visione dell’Italia come parte imprescindibile dell’Europa, sul piano della pianificazione di infrastrutture comuni e collegate tra loro e riteneva necessario un piano comune per strade ferrovie e porti e pensava che la libera circolazione delle persone e delle merci fosse parte fondante della prosperità europea, della sua stessa natura. Ecco perché risulta così cieco l’accanimento che dimostrano i 5 stelle nei confronti della TAV, che in effetti è piccolo tratto di una via che mette assieme l’Europa intera.

I temi infrastrutturali non possono prescindere da quelli ambientali, sosteneva il politico toscano, come sostiene l'”Associazione Altero Matteoli, per la Libertà e il Bene Comune“.  Nel nostro tempo ci sono molti modi per costruire opere che siano sostenibili sul piano ambientale. Si è calcolato l’enorme beneficio economico, in termini di macro economia, che porterebbe all’Italia un serio piano di infrastrutture. In gergo tecnico si chiama”grigia infrastrutturale”. È del tutto evidente che a imprenditori, turisti, merci, viaggiatori un paese del G7 come il nostro debba offrire modalità di spostamento adeguate al terzo millennio. Altero Matteoli, sia da Ministro dell’Ambiente che da Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sempre volto la sua azione politica verso queste due precise finalità. La tutela dell’ambiente e lo sviluppo di infrastrutture moderne, due temi che non devono affatto essere visti come antitesi l’uno dell’altro, ma anzi come due facce della stessa moneta. L’associazione che lo ricorda (https://alteromatteoli.it/ ) porta avanti l’idea che Matteoli aveva della rete delle infrastrutture nel Paese, un laboratorio, una fucina di idee e di professionisti, che proseguono l’opera così tenacemente portata avanti da Matteoli nel corso della sua carriera politica. Un luogo in cui le tematiche della tutela dell’ambiente e dello sviluppo di infrastrutture vadano di pari passo, in cui la risposta ai fondamentali bisogni dell’ambiente non possa essere rappresentata dal blocco delle attività economiche del nostro Paese.  Un Paese in cui è possibile realizzare infrastrutture moderne e allo stesso tempo preservare l’ambiente, in cui la tutela del territorio non sia solo un cieco no che blocca il paese e la sua economia. Ecco perché è necessario che il dibattito sulle infrastrutture si spogli del carattere ideologico e politico e sia centrato esclusivamente ad una visione di sviluppo futuro del Paese, come emerse nel dicembre scorso in un convegno al Senato in memoria di Altero Matteoli, con la Presidente Casellati, la Capogruppo Bernini, il senatore Gasparri, il presidente Toti e il segrerario Udc Cesa, organizzato dall’Associazione che porta il suo nome.

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