Il presidente grillino dell’Inps aumenta dirigenti e personale. E Pantalone paga

27 Apr 2019 17:07 - di Redazione

Paga Pantalone. All’Inps aumentano le posizioni dirigenziali di prima e seconda fascia che passano rispettivamente da 40 a 43 e da 440 a 445. E’ quanto prevede – apprende l’Adnkronos – la nuova pianta organica predisposta dal presidente designato dell’Inps Pasquale Tridico, grillino, e ora al vaglio dei ministri vigilanti del Lavoro e della Funzione Pubblica. In pratica Tridico rimette mano a quello che era stato uno degli ultimi atti dell’ex presidente dell’Istituto Tito Boeri che aveva ridotto il numero dei dirigenti di prima fascia facendolo coincidere con quelli al momento in carica. Di fatto – ci si giustifica all’Inps – una scelta per legare le mani al suo successore riducendone gli spazi di manovra sull’assetto delle posizioni di vertice.

Nuovo piano di assunzioni

E’ toccato, dunque, all’uomo scelto da Di Maio per guidare l’Istituto di previdenza alle prese con sempre maggiori compiti da gestire proporre un nuovo ‘Piano dei fabbisogni di personale‘ che annulla e sostituisce quello lasciato in eredità da Boeri e che aumenta significativamente le posizioni dirigenziali rispetto alla situazione attuale,  considerando prima e seconda fascia. E relativi costi, considerando quanto accadrà col resto del personale dell’istituto.

Quasi 5000 unità in più

La determina di Tridico evidenzia che dal 2014 al 3 aprile 2019 la consistenza complessiva dei dipendenti Inps è passata da 30.818 unità a 25.625. Un calo accompagnato da un continuo aumento delle attività dell’Istituto che solo negli ultimi anni si è visto assegnare la gestione di nuovi strumenti come Ape, Naspi, Rei, bonus bebè e da ultimo reddito di cittadinanza e quota 100. Da qui la necessità di un riequilibrio che riguarda tutto il personale dell’Inps. Il riordino della pianta organica individua quindi la spesa massima potenziale disponibile in 697,6 milioni a fronte di quella attuale di 620,1 milioni, alla quale corrisponde una dotazione organica complessiva 28.770 unità a fronte degli attuali 25.625 dipendenti. La nuova pianta viene accompagnata da un piano di assunzioni che per il 2019 prevede l’immissione di 4.728 unità. Di tasca nostra.

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