Il caso-Turchia sta esplodendo in faccia alla Nato. Un’organizzazione tutta da ripensare
La Nato, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, compie 70 anni. L’organizzazione, nata nel 1949 per autodifesa a opera delle potenze occidentali e non per preservare la pace come dicono oggi i vertici della stessa Nato, era rivolta ad affrontare la minaccia dell’Unione Sovietica e dei suoi Paesi satelliti, quelli del Patto di Varsavia. Per decenni i missili dei due blocchi sono stati rivolti reciprocamente a minacciare il nemico. La Nato inoltre è sempre stata a trazione Usa, qualunque amministrazione ci fosse, perché erano gli States che avevano il maggior interesse nella difesa. Tuttavia recentemente Donald Trump ha sollevato una forte polemica, invitando gli Stati membri, che oggi sono 30, a contribuire maggiormente al bilancio dell’organizzazione. Da quasi trent’anni, però, la minaccia del comunismo imperialista non c’è più, ma la Nato continua a esserci. Perché?
La Nato nacque in funzione anti-Urss
Ma i discorsi durante le attuali celebrazioni raccontano una realtà diversa: “La Nato ha avuto un effetto positivo per l’Europa, ma anche per gli Stati Uniti”. Il norvegese Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, è intervenuto al Congresso tra gli applausi e le standing ovation di deputati e senatori con un discorso che evidenzia i pregi del multilateralismo e della collaborazione. “La forza di una nazione non si misura solo con le dimensioni della sua economia o con il numero dei suoi soldati, ma anche con il numero dei suoi fan. Attraverso la Nato, gli Usa hanno più amici rispetto alle altre potenze. Questo ha reso gli Usa più forti e più sicuri. E’ positivo avere amici”, ha detto il laburista Stoltenberg, a Washington per il 70° anniversario della firma del trattato che ha istituito l’alleanza atlantica. Stoltenberg ha in questo caso leggermente edulcorato la realtà, sostenendo che “la Nato è stata fondata con un chiaro obiettivo, preservare la pace e proteggere la libertà. I fondatori hanno fatto una promessa solenne: tutti per uno, uno per tutti. La pace è stata preservata, la libertà è stata mantenuta”, dice. “Nessun membro della Nato è stato attaccato da un altro Paese. La Nato non è solo l’alleanza più duratura della storia, ma è anche quella di maggior successo”.
La Turchia, membro Nato, invade Stati sovrani
Però sta succedendo che un Paese membro della Nato stia invadendo uno Stato sovrano: le armate turche, infatti, hanno invaso la Siria per colpire non il terrorismo dell’Isis, ma i curdi, che la Turchia considera suoi nemici giurati. Il caso turco dovrebbe essere oggi sul tavolo della Nato, altro che pace: un Paese fortemente islamico, anti-occidentale, dove i diritti umani non sono rispettati, imperialista, si permette azioni di terrorismo internazionale senza che l’organizzazione di cui fa parte, la Nato, intervenga o anche solo dica qualcosa. Non solo: la Turchia sta intrattenendo rapporti militari e politici con la Russia, che a tutt’oggi è considerata dai vertici della Nato ancora come un nemico potenziale. È di questi giorni la polemica sui missili che Ankara sta acquistando da Mosca e dell’ira degli Usa che stanno mettendo in discussione la vendita degli aerei F-35 alla Turchia. Stoltenberg, nel suo discorso al Congresso ha dedicato spazio ai rapporti tra l’alleanza e la Russia. L’obiettivo, dice Stoltenberg “è preservare la pace” ma “non c’è contraddizione tra difesa e dialogo”. “Non vogliamo una nuova corsa agli armamenti, non vogliamo un’altra Guerra Fredda”, dice facendo riferimento, in particolare, alle violazioni russe del Trattato sui missili a medio raggio. “Non possiamo essere ingenui, la Nato non ha intenzione di schierare missili in Europa ma adotterà credibili misure di dissuasione”. Quando il problema Russia non è risolto ma neanche affrontato, quella della Turchia sta esplodendo: a 70 anni, la Nato rischia veramente di fallire la sua missione, posto che ne abbia mai avuto una.
(Foto: Petty Officer 1st Class Rafael Figueroa- Medina. Defense Imagery Management Operations Center)
La Nato non ha piu’ senso di esistere da quando fu sciolto il Patto di Varsavia.
Andava sciolta anch’essa allora. L’Italia dovrebbe almeno uscirne fuori e rinsaldare un propio esercito.
Fatelo quando andrete al governo. Credo ch in tanti ve ne saremo garti.
Grazie.
Ma nessuno ha capito ancora che i musulmani non sono solo quelli che conosciamo e che questi qua si sono infiltrati ovunque nella vita degli occidentali provocando tante tragedie? E credo che tutti dovrebbero ricordarsi che loro ci chiamano “CROCIATI” Sapete cosa vuol dire? che l’odio che ci portano si tramanda da quelle generazioni fino ai giorni nostri. Ora, detto questo, come si può parlare di avere alleato un popolo di musulmani radicalizzati in quest’odio? La Turchia non è un alleato affidabile e non lo sarà mai dobbiamo solo aspettarci un voltafaccia da un momento all’altro.e anche questi ci faranno capire che cosa vuol dire essere musulmano.